Manovra. Fimmg: “Non ci sono risorse per i medici di famiglia”

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Quotidiano Sanità SALUTE

Manovra. Fimmg: “Non ci sono risorse per i medici di famiglia” Il segretario Scotti: “Le risorse previste per la sanità sono destinate essenzialmente a ospedali e pronto soccorso. Ma lì rischia di peggiorare la situazione se non si investe sul territorio”. 17 OTT "Per quanto ora vediamo in manovra non c'è niente per medici di famiglia, pediatri libera scelta e specialisti del territorio: le risorse previste per la sanità sono destinate essenzialmente a ospedali e pronto soccorso. (Quotidiano Sanità)

Ne parlano anche altri giornali

I timori del presidente dell’Ordine dei medici Roberto Carlo Rossi si sono avverati: al test per accedere al triennio di formazione in medicina generale si è presentata solo la metà degli iscritti. Dei 566 candidati alla prova, circa 60 in più rispetto ai posti messi a disposizione, mercoledì al Forum di Assago si sono fatti avanti in 278. (Corriere Milano)

«In Italia le assegnazioni a Pronto soccorsi, reparti di Medicina d’urgenza e Centrali operative sono andate deserte al 60%, con 600 posti vacanti totali. Chi di certo non faticherà a trovare un posto di lavoro dopo la laurea e la suola di specializzazione è il medico di Medicina d’urgenza. (Corriere Romagna)

Manovra. Testa (Snami): “Una Caporetto per la sanità territoriale” 18 OTT (Quotidiano Sanità)

Medici di famiglia, al test in Liguria solo 38 candidati per 66 posti

Lo scrive il Corriere della Sera, riportano i numeri di quello che si rivela essere stato un vero e proprio flop. Il calo del numero di medici di base è una problematica sempre più evidente in Italia. Molti laureati preferiscono specializzarsi in altre aree mediche, come Chirurgia, Medicina interna o Pronto Soccorso, piuttosto che affrontare la carriera di medico di famiglia. (varesenews.it)

Federazione dei medici territoriali-Fmt esprime condivisione con la Fimmg e a Governo e Regioni chiede “risorse adeguate, entro fine anno nuovo atto di indirizzo per il nuovo Acn, modernizzare la medicina del territorio”. (Quotidiano Sanità)

Quasi ovunque i candidati sono stati circa il 50% dei posti disponibili, numeri che dimostrano una crisi di vocazione che va avanti da anni: lo scorso anno si sono presentati in 34 per 67 posti. (Primocanale)