Tra Rai e Cinema accelerazioni e frenate, ricompattamenti e frammentazioni

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Le opposizioni non parteciperanno alle votazioni del 12 settembre per il Cda Rai, e alcune associazioni del settore cine-audiovisivo raffreddano le agitazioni, forse niente sciopero al Festival di Venezia. La giornata di ieri (martedì 6 agosto) merita essere ricordata – nell’ambito delle italiche politiche culturali – perché sembrerebbe finalmente emersa una sintonia tra le forze dell’opposizione rispetto alla accelerazione che la maggioranza sembrava aver imposto ieri l’altro, calendarizzando per il giorno successivo all’apertura dei lavori parlamentari (mercoledì 11 settembre) l’elezione dei 4 membri del Consiglio di Amministrazione Rai a cura di Camera e Senato (Key4biz.it)

Ne parlano anche altre fonti

Ci appelliamo a tutte le forze politiche per una riforma nel solco del media freedom act. Appare evidente l'impasse sull'assetto dei nuovi vertici di viale Mazzini. (La Stampa)

"Per queste ragioni" i capigruppo dell'opposizione rivolgono un invito "a tutte le forze politiche di procedere ad un confronto per una riforma organica della governance della Rai nella direzione del Media Freedom Act prima di procedere alla nomina dei nuovi vertici per evitare una ennesima lottizzazione e per consentire al servizio pubblico di rilanciarsi nella sua mission preservando le proprie prerogative di pluralismo, autonomia e indipendenza nell'interesse generale della libera informazione come garantito dalla nostra Costituzione". (Civonline)

Non è previsto nessun vertice, tant’è che non si vota adesso», taglia corto il forzista Antonio Tajani che non ha nessuna fretta di mettere la firma sotto un accordo che, per come si stanno mettendo le cose, a settembre rischia di saltare. (il manifesto)

Una rottura di continuità positiva. L’intesa raggiunta dalle forze politiche di opposizione sulla Rai è un buon passo avanti. Senza enfasi o compiacimenti retorici Articolo21 può dire a buon diritto di aver proposto in tempi non sospetti esattamente ciò che è emerso dal campo progressista. (Primaonline)

I capigruppo dei diversi partiti di opposizione in commissione di vigilanza Rai hanno infatti siglato una nota congiunta per avvertire il Governo di Giorgia Meloni. Prove di campo largo anche sulla cruciale questione della Rai. (la Repubblica)

Alla fine, i pasticci dei maschi li devono risolvere le donne. E tra i “mercanti” ce ne è uno particolarmente incalzante, Matteo Salvini che agi… (La Stampa)