Via Appia Regina Viarum patrimonio Unesco, ma senza il tratto Cisterna-Latina-Terracina

LATINA – Dopo il grande entusiasmo del territorio pontino e in particolare degli amministratori pubblici e degli esponenti politici che avevano commentato l’inclusione dell’Appia Regina Viarum nel patrimonio Unesco, arriva la brutta notizia che una parte del tratto pontina è esclusa dal tracciato. Si tratta di quello compreso tra i Comuni di Cisterna di Latina (in foto il sito di Tres Tabernae), Latina, Norma, Sermoneta, Sezze, Pontinia e il tratto nord di Terracina (Lunanotizie)

La notizia riportata su altre testate

Nel 2020 il Ministero della cultura avvia l’iter per fare della Via AppiaRegina Viarum, il nome completo, un bene riconosciuto dall’Unesco. (Orticalab)

«Un risultato ottenuto grazie alla collaborazione interistituzionale fra Ministero della Cultura, Regioni, Città metropolitane, Province, Comuni e Parchi archeologici toccati dal tracciato della strada consolare, circa 900 km da Roma a Brindisi. (Cronache Cittadine)

Un importante riconoscimento per la via Appia a Roma. A deliberare l’iscrizione nella lista Unesco è stato il Comitato del Patrimonio Mondiale, riunito a Nuova Delhi, nella sua 46esima sessione. (idealista.it/news)

Via Appia è la prima e più importante delle grandi strade costruite dai Romani, conosciuta anche come regina viarum. Fu costruita verso la fine del IV secolo a.C., nel 312, per garantire una comunicazione rapida e diretta tra Roma e Capua. (ciociariaoggi.it)

E per capitalizzare il considerevole volano rappresentato dall’effetto “Patrimonio dell’Umanità”, il Comune chiederà ad Anas di poter installare segnaletica promozionale sui principali tronchi di collegamento stradale che evidenzi la peculiarità di «Benevento, città dei due siti Unesco». (ilmattino.it)

Ha fatto molto scalpore tra la comunità l’esclusione della città di Gravina dai comuni che insistono sulla Via Appia Antica, riconosciuta dall’Unesco come patrimonio dell’Umanità. (GravinaLife)