Accertati i primi 2 casi di febbre Oropouche in Lombardia: dall'ospedale Sacco arriva il nuovo test

Video suggerito A cura di Enrico Spaccini 1 Foto di repertorio Sono stati individuati i primi due casi di febbre Oropouche lombardi. Lo ha comunicato l'Asst Fatebenfratelli Sacco che ha presentato, così il nuovo test messo a punto dall'equipe dell'Unità di Bioemergenze in grado di diagnosticare l'infezione. Arrivano, così, a un totale di quattro casi a livello nazionale. I due pazienti lombardi erano rientrati dal Brasile e da Cuba A diagnosticare il primo paziente a livello italiano, e anche europeo, è stato l'Irccs Sacro Cuore Don Calabria di Negrar, in provincia di Verona (Fanpage.it)

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Un virus d’importazione poco conosciuto, chiamato Oropouche e appartenente alla famiglia delle arbovirosi come la Dengue e il West Nile, è stato diagnosticato nel laboratorio dedicato alle Bioemergenze dell’ospedale Sacco di Milano in due pazienti arrivati dal Brasile e da Cuba (Il Sole 24 ORE)

Negli ultimi giorni sono stati accertati quattro casi in Nord Italia, due in Veneto e due in Lombardia, ma le autorità rassicurano: non sono mai stati individuati casi di trasmissione autoctona. La febbre Oropouche è una malattia virale trasmessa principalmente dalle punture di insetti, in particolare da zanzare del genere Culex Quinquefasciatus e dai moscerini Culicoides Paranensis (entrambi individuati in Europa). (IL GIORNO)

Che cos’è la febbre Oropouche

In Lombardia sono stati individuati due casi di febbre Oropouche, che portano il bilancio nazionale a quota quattro, dopo il 25enne curato all'Irccs Sacro Cuore Don Calabria di Negrar, Verona, e il 50enne seguito all'ospedale di Forlì. (Corriere della Sera)

Nel contesto sempre mutevole della sanità pubblica globale, un nuovo attore ha recentemente fatto la sua comparsa, suscitando crescente apprensione tra gli esperti e le comunità sanitarie a livello mondiale. (MeteoWeb)

Dopo i due identificati fra maggio e giugno, uno in Veneto e l’altro in Emilia-Romagna, arriva infatti la notizia dei due casi diagnosticati presso l’ospedale Sacco di Milano. Si tratta, analogamente ai precedenti, di due pazienti che erano in rientro da Brasile e Cuba, paesi in cui la malattia è diffusa o sta iniziando a diffondersi. (WIRED Italia)