Esplorazione della febbre Oropouche in Italia

La febbre Oropouche, una malattia tropicale trasmessa all'uomo attraverso la puntura di una particolare specie di moscerini e di alcune zanzare, ha fatto la sua comparsa in Europa, con il primo caso segnalato in Italia a giugno, in Veneto. In Lombardia sono stati segnalati due casi ulteriori, portando il bilancio nazionale a quota quattro.

La febbre Oropouche ha avuto il suo primo caso europeo proprio in Italia, a giugno. I pazienti lombardi erano di ritorno dal Brasile e da Cuba, rendendo questi casi di importazione. Questo porta il bilancio nazionale a quota quattro, dopo il 25enne curato all'Irccs Sacro Cuore Don Calabria di Negrar, Verona, e il 50enne seguito all'ospedale di Forlì.

I sintomi della febbre Oropouche si risolvono in media in circa sette giorni, ma in alcuni casi questo virus può provocare quadri clinici più complessi. Non esistono né cure né vaccini specifici. Tuttavia, un test per diagnosticare l'infezione da virus Oropouche è stato messo a punto dall'équipe dell'Unità di Bioemergenze dell'Asst Fatebenefratelli Sacco, diretta da Maria Rita Gismondo. Questo test è disponibile per diagnosticare la malattia all'insorgere dei sintomi.

La febbre Oropouche è solo uno dei tanti virus tropicali che stanno facendo la loro comparsa in Europa. L'origine di questa tendenza può essere rintracciata alla zanzara Aedes Albopictus, più nota come "tigre", di origine asiatica ma accidentalmente introdotta negli Usa alla metà degli anni Ottanta e sbarcata in Italia, nel porto di Genova, nascosta in un carico di copertoni, nel 1990. Questa tendenza rappresenta una nuova sfida per i medici italiani, che nel nuovo millennio, stanno dovendo fare i conti con febbri tropicali delle quali prima si leggeva soprattutto nei libri.

La comparsa della febbre Oropouche in Italia rappresenta una nuova sfida per il sistema sanitario italiano. Mentre i ricercatori lavorano per sviluppare cure e vaccini, la prevenzione e la diagnosi precoce rimangono le migliori armi a nostra disposizione. Con l'aumento dei viaggi internazionali e i cambiamenti climatici che favoriscono la diffusione di zanzare e moscerini portatori di malattie, è probabile che vedremo un aumento dei casi di febbri tropicali in Europa nei prossimi anni.

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