Se la premier s’informa sulle toghe rosse al Csm
Il retroscena Se la premier s’informa sulle toghe rosse al Csm Meloni ha chiesto al vicepresidente quanto conta in Consiglio la corrente di Md. L’irritazione del Capo dello Stato Federico Capurso, Ugo Magri (La Stampa)
La notizia riportata su altre testate
«Ma era un segnale di apertura», dicono adesso da Palazzo Chigi, altro che sgarbo o ingerenza o forzatura o chissà che: il colloquio tra Giorgia Meloni e Fabio Pinelli, vicepresidente del Consiglio della magistratura, «è avvenuto alla luce del sole» e aveva l'intenzione di «riaprire le porte» e dimostrare che con le toghe «il dialogo è comunque possibile», pure in una fase di grande scontro tra i poteri dopo il decreto immigrazione e le sentenze sui trasferimenti in Albania. (il Giornale)
Professor Felice Giuffrè, l’incontro tra la presidente del Consiglio e Fabio Pinelli — vicepresidente del Csm di cui lei è componente laico eletto su indicazione di FdI — non è irrituale?«È stato un incontro istituzionale. (Corriere della Sera)
Se ha deciso di procedere lo stesso, vuol dire che ha messo nel conto la p… (la Repubblica)
Ma ad accelerare il trambusto è arrivato l’incontro tra il vicepresidente Fabio Pinelli (che da quel blocco laico proviene) e la premier Giorgia Meloni, fresca di espliciti attacchi a provvedimenti giudiziari sgraditi. (Corriere Roma)
Che il vicepresidente non abbia inteso rappresentare notizia preventiva o anche successiva ai consiglieri, in un contesto istituzionale, è un fatto anomalo. È stato un incontro irrituale quello tra la premier e il vicepresidente Pinelli? «Non ricordo sia mai capitato in passato. (Corriere della Sera)
In effetti l’irritazione al Quirinale stavolta è massima. (il manifesto)