12 pizzerie toscane tra le migliori d'Italia: 6 sono in provincia di Firenze
Articolo Precedente
Articolo Successivo
Pizzerie toscane tra le migliori d'Italia: 6 sono in provincia di Firenze La guida Pizzerie d'Italia del Gambero Rosso 1 Visualizzazioni Debutta oggi la guida Pizzerie d’Italia del Gambero Rosso: 96 Tre Spicchi, 16 Tre Rotelle e tante novità, con ben 116 nuovi ingressi su oltre 750 insegne censite, che spaziano tra pizze tonde, tradizionali, a degustazione, al trancio disegnando la geografia più autorevole della pizza in Italia, nessuna regione esclusa. (055firenze)
Se ne è parlato anche su altri media
Ospite del terzo evento, che si svolgerà a Cortale, sabato28 settembre, alle ore 18.00, presso la settecentescaTenuta Trovane, il giornalista Claudio Bacilieri, tra i fondatori del celebre brand «I borghi più belli d’Italia». (Corriere di Lamezia)
Ancora un premio per i locali messinesi de "L'Orso" (Tempo Stretto)
Sale il punteggio dell'agriristorante 'Il Casaletto' della famiglia Ceccobelli che raggiungendo i 92 su 100 conferma i tre spicchi della guida Pizzerie d'Italia 2025 del Gambero rosso e... (Virgilio)
"Tre Spicchi Gambero Rosso più una Stella! Siamo emozionati e felici. Massimo riconoscimento per le pizzerie del Gambero Rosso e una Stella, cioè 3 Spicchi per almeno 10 anni consecutivi”. È stato il commento soddisfatto da parte della pizzeria Mamma Rosa a Ortezzano, in provincia di Fermo. (il Resto del Carlino)
Debutta la guida Pizzerie d’Italia del Gambero Rosso: 96 Tre Spicchi, 16 Tre Rotelle e tante novità, con ben 116 nuovi ingressi su oltre 750 insegne censite, che spaziano tra pizze tonde, tradizionali, a degustazione, al trancio disegnando la geografia più autorevole della pizza in Italia, nessuna regione esclusa. (Frosinone News)
Sono otto le pizzerie valdostane presenti nella nuova guida Pizzerie d'Italia 2025 del Gambero Rosso. «Nessuna eccellenza a punteggio pieno - si legge in una nota - e nessun nuovo ingresso, ma quasi tutte con ottimi posizionamenti con due spicchi e due rotelle», rispetto a un massimo di tre. (La Stampa)
