Cecilia Sala, la Farnesina all'Iran: "Liberazione immediata"
L'Italia ha chiesto al governo iraniano la "liberazione immediata della giornalista italiana Cecilia Sala" e "garanzie totali sulle sue condizioni di detenzione". Questo quanto si apprende dalla Farnesina a proposito della situazione di Sala, nel carcere di Evin dal 19 dicembre scorso. Le richieste dell'Italia sono contenute in una nota verbale che il ministero degli Esteri ha consegnato al governo iraniano attraverso l'ambasciatrice a Teheran Paola Amadei. (Liberoquotidiano.it)
La notizia riportata su altri media
Fonte: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev Angoscia per Cecilia Sala, detenuta in Iran, l'urgenza della pace in Ucraina e in Medio Oriente, l'aumento delle spese militari (molto di piu’ delle spese per l’ambiente) necessarie dopo l'aggressione della Russia e il ruolo centrale dei giovani, alcuni degli argomenti centrali nel discorso del Presidente. (ilmattino.it)
Egregio direttore, Cecilia Sala, che lavorava per alcuni organi di informazione, è stata incarcerata in Iran, non si sa perché, e questo diventa un affare di Stato. Il governo tenta di liberarla, magari con costi milionari per noi cittadini. (ilgazzettino.it)
Le siamo vicini in attesa di rivederla al più presto in Italia”. “Interpreto, in queste ore, l’angoscia di tutti per la detenzione di Cecilia Sala. (L'HuffPost)
A quanto pare la giornalista ha ricevuto, grazie all'intervento della nostra ambasciata a Teheran, generi L'Iran ha dato la parola all'Italia che la detenuta sarà trattata con condizioni dignitose. (Secolo d'Italia)
Undici righe vergate dall’agenzia ufficiale iraniana Irna sono la prova che Cecilia Sala, la giornalista italiana esperta di Medioriente, è vittima di una trappola e di un ricatto. E che quello che viene spacciato per arresto altro non è che un sequestro di persona autorizzato dal regime islamico per la più classica e meschina operazione di scambio di prigionieri. (Tiscali Notizie)
Cecilia Sala è stata un argomento di conversazione in tante bolle anche prima di essere arrestata in Iran. (Elle)