Enrico Letta al Consiglio europeo, l'ex premier lascia Sciences Po ed è pronto alla nomina, Tajani: "Nessun veto"

Enrico Letta è il nome nuovo per la guida del Consiglio europeo. L'ex premier ha lasciato Sciences Po, l'istituto di studi politici di Parigi. Una mossa a sorpresa che molto probabilmente nasconde qualcosa di grosso. Negli ultimi mesi Letta ha redatto un rapporto per il mercato unico europeo con sguardo verso il futuro. Una mossa che fa pensare come il dem possa essere interessato a far parte dello scacchiere delle nomine Ue che in questi giorni deve andare a costruirsi. (Il Giornale d'Italia)

Su altre fonti

Sostanziale lasciapassare di Giorgia Meloni per Enrico Letta alla presidenza del nuovo Consiglio europeo, scrive il Corriere della sera. E pure Libero parla di "eterno ritorno"... I Graffi di Damato Nulla osta di Meloni per Enrico Letta a Bruxelles? (Start Magazine)

Letta, insomma, sarebbe nella rosa dei papabili per la guida del Consiglio europeo. Ma, certo, ora che a sorpresa Enrico Letta ha ritirato la sua candidatura alla direzione di Sciences Po, pregiatissima e antica scuola quadri delle élites e postazione alla quale l'ex premier sembrava tenere moltissimo, quelle voci acquistano qualche concretezza in più. (Il Dubbio)

Provocazioni continue da Bruxelles. Come leggere la richiesta all'Italia di ratificare il Mes poco dopo il voto europeo? E come interpretare il ritorno di Enrico Letta, nome fatto balenare dai socialisti europei come candiato in un posto di rilevo nell'Unione europea? Due prove fanno un indizio. (Secolo d'Italia)

Mica doveva fare il presidente del Consiglio. Il candidato alle elezioni del 2013 era Pierluigi Bersani, segretario del Partito democratico, poi il voto fu un mezzo pareggio, i numeri per governare non c’erano, arrivarono pure i cento e uno impallinatori di Romano Prodi al Quirinale, Bersani si dimise e Letta si ritrovò a Palazzo … (la Repubblica)

Francesco Storace 22 giugno 2024 (Liberoquotidiano.it)

PUBBLICITÀ Mai prima d'ora, nella storia dell'Unione, le nomine ai vertici istituzionali dell'Ue sono state oggetto di un tale thriller. Eppure non c'è da stupirsi, visto che il contesto politico continentale è diventato estremamente polarizzato e le posizioni di molti partiti a livello europeo e nazionale si sono profondamente radicalizzate. (Euronews Italiano)