Mercati: Cina, oro e lusso protagonisti della settimana

La settimana per i mercati finanziari si è conclusa in territorio positivo. A fare da assist ai listini azionari, non soltanto le banche centrali, ma anche le notizie giunte dal fronte societario che hanno fatto brillare il settore lusso. In questa ottava si è assistito anche al rally dell’oro che ha toccato nuovi massimi storici. La Fed fa tendenza Come la BCE in precedenza e, successivamente la Fed, questa settimana la banca centrale svizzera ha tagliato i tassi di 25 punti base ed annunciato possibili ulteriori riduzioni nel corso dell’anno. (QuiFinanza)

La notizia riportata su altre testate

Auto, la crisi di Toyota si fa più seria La borsa di Tokyo perde in avvio il 6%, ai mercati non piace il nuovo primo ministro Shigeru Ishiba. (Milano Finanza)

Nonostante l'abbassamento dei tassi, senza un forte sostegno alla domanda interna la Cina continuerà a rallentare. L'analisi di Sergio Giraldo tratta dalla newsletter Out. Perché il taglio dei tassi non risolverà i problemi della Cina (Start Magazine)

Gli investitori guardano agli indici Pmi pubblicati dal fronte macroeconomico della Cina, ma soprattutto al nuovo bazooka monetario lanciato dalla People’s Bank of China, che ha annunciato nella giornata di ieri che chiederà alle banche cinesi di abbassare i tassi ipotecari sui mutui per le case esistenti prima del 31 ottobre, al fine di sostenere l’economia del paese. (Finanza.com)

Cina, il ritorno del Dragone? Quali azioni possono correre grazie al bazooka di Pechino. E la scommessa di Michael Burry

Le Borse cinesi accelerano il rally testando i nuovi massimi intraday sulla spinta delle nuove misure della Banca centrale cinese (Pnoc) che nella notte ha detto agli istituti commerciali di iniziare ad abbassare i tassi di interesse su tutti i prestiti immobiliari esistenti, in una mossa finalizzata ad alleggerire il peso dei mutui sulle famiglie colpite dalla frenata dell’economia: l’indice Composite di Shanghai vola del 5,70%, a 3.263,59 punti, mentre quello di Shenzhen segna un balzo dell’8,32%, a quota 1.880,50. (Il Sole 24 ORE)

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Roma, 30 set - La decisione della Banca centrale cinese di tagliare i tassi dei mutui esistenti ha fatto correre i mercati finanziari del paese asiatico. L'Hang Seng di Hong Kong ha chiuso con un +2,43% a 21.133,68 punti, lo Shenzhen composito con un +10,93% a 1.927,48 punti e lo Shanghai composito a +8,06% a 3.336,50 punti. (Il Sole 24 ORE)

Ecco quali settori e titoli possono correre ora a Piazza Affari, in Europa e a Wall Street grazie al risveglio di Pechino, secondo analisti e gestori (Milano Finanza)