Stipendi NoiPA gennaio 2025: quando saranno visibili gli importi e come consultare il cedolino
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L’emissione degli stipendi dei dipendenti pubblici di gennaio 2025 è iniziata ieri, lunedì 30 dicembre. L’effettiva visibilità di importi e cedolini, però, dipende da diversi fattori e non è sempre immediata. Ecco quando dovrebbero essere visibili sul portale NoiPA e come consultarli ascolta articolo L’emissione degli stipendi dei dipendenti pubblici di gennaio 2025 è iniziata ieri, lunedì 30 dicembre. (Sky Tg24 )
La notizia riportata su altri giornali
Le misure si concentrano sui redditi medio-bassi e, secondo il governo, aumenteranno di 1,3 milioni i contribuenti avvantaggiati rispetto all’anno scorso. La riduzione delle tasse, avviata il 1° gennaio, porterà un aumento del reddito netto fino a mille euro annui per molti lavoratori, migliorando il potere d’acquisto. (il Giornale)
Diciamo subito che le principali innovazioni presenti nella manovra includono il mantenimento dell’Irpef con tre fasce di aliquote e l’estensione della riduzione del cuneo fiscale a un numero maggiore di lavoratori. (People & Change 360)
Mancato adeguamento stipendiale Ciò significa che a fronte dell’esigenza di un incremento di almeno di 400 euro mensili necessario per tutelare pienamente gli stipendi dall’inflazione, il Governo ha disposto un aumento di appena 140 euro. (FLC CGIL)
Una platea concentrata sui redditi medio-bassi e che, secondo le stime del governo, aumenterà di 1,3 milioni il numero dei contribuenti avvantaggiati rispetto allo scorso anno. Saranno 14,3 milioni gli italiani che dal primo gennaio vedranno ridurre le proprie tasse e, di riflesso, crescere il loro stipendio netto. (quotidianodipuglia.it)
I dipendenti pubblici, a partire dallo stipendio caricato su NoiPa a gennaio 2025, vedranno un incremento medio di 60 euro lordi al mese sulle loro buste paga, come anticipo sul rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) per il triennio 2022-2024. (QuiFinanza)
La manovra, da circa 30 miliardi lordi, è composta per due terzi dall'intervento per rendere strutturale, almeno per i prossimi 5 anni, la riduzione del cuneo fiscale per i redditi fino a 40mila euro e il passaggio a tre aliquote Irpef. (LavoroSi)