La campagna elettorale tedesca è partita, botte da orbi tra Merz e Scholz
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Sono passate appena poche ore dall’accordo bipartisan sulla questione di fiducia e il voto anticipato a fine febbraio ma al Bundestag va già in scena il primo giorno della campagna elettorale. Dai banchi di maggioranza e opposizione, e perfino all’interno del nuovo mini governo rosso-verde guidato dal cancelliere Olaf Scholz, lo scontro è ormai senza regole nonché tutti contro tutti. Ieri la seduta teoricamente da dedicare all’iter di approvazione delle numerose imminenti scadenze parlamentari (tra cui l’approvazione del bilancio pubblico, il casus belli che ha provocato la crisi di governo fra Spd e Fdp), si è trasformata nell’ora dei lunghi coltelli in cui i leader politici hanno regolato i conti anche personali tenuti in sospeso negli ultimi mesi. (il manifesto)
La notizia riportata su altri giornali
Dovrebbe essere confermata oggi, a seguito della riunione del gruppo parlamentare Cdu/Csu, l'annuncio sulla data delle prossime elezioni in Germania . (Sky Tg24 )
Friedrich Merz, il leader dell’opposizione tedesca nonché possibile sostituto di Olaf Scholz alla cancelleria tedesca, ha prospettato un ultimatum di 24 ore per far finire la guerra in Ucraina da presentare al presidente russo Vladimir Putin qualora fosse eletto. (Il Giornale d'Italia)
La più grande economia europea è immersa nell'incertezza politica: la scorsa settimana il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha licenziato il ministro delle Finanze Christian Lindner del Partito Democratico Libero, rompendo la coalizione di governo - che univa Spd, liberali e verdi - in una disputa sui soldi da destinare per il sostegno militare all'Ucraina. (EuropaToday)
Dietro il fallimento dell’alleanza semaforo, che porterà il cancelliere Olaf Scholz alla verifica della fiducia a dicembre e al voto anticipato per le Politiche, probabilmente il 23 febbraio, anche le diverse visioni in economia dei Socialisti-Verdi e dei Liberali, «visioni incompatibili, soprattutto quando il Paese sta affrontando una crisi industriale ormai strutturale e si devono fare i conti con i paletti europei sul debito pubblico che non consentono di continuare ad alimentare contributi e sovvenzioni», spiega Lorenzo Castellani, storico e politologo dell’università Luiss Guido Carli. (Italia Oggi)
La crisi politica innescata dall’uscita dei liberali dalla maggioranza di governo tedesca coi socialdemocratici e i verdi porterà il Paese al voto in tutta fretta e in pieno inverno: il 23 febbraio, a stare a indiscrezioni di stampa non smentite. (Il Fatto Quotidiano)
Bandiera bianca sulla Cancelleria di Berlino: Olaf Scholz ha ceduto sulla data delle elezioni anticipate in Germania, ora in programma per il 23 febbraio. Voleva sfruttare il tempo per recuperare consensi l'esponente di una Spd arenata al 16% nei sondaggi. (il Giornale)