Città unica, a Cosenza Fdi si smarca da Forza Italia: «Ora fermiamoci e coinvolgiamo i Consigli comunali»
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Il coordinamento provinciale di Cosenza di Fratelli d’Italia inizia a smarcarsi dalla proposta di legge perorata dai consiglieri comunali di centrodestra in Regione dove Luciana De Francesco è stata prima firmataria. Il riposizionamento, almeno del pezzo di partito che fa capo a Fausto Orsomarso, avviene all’indomani dell’esito del voto referendario sulla città unica ed è stato concordato con tutti i consiglieri regionali di FdI e con i parlamentari. (LaC news24)
La notizia riportata su altre testate
Il presidente della Giunta regionale si è rimesso alla volontà del Consiglio regionale. La legge permetterebbe alla maggioranza Occhiuto di andare avanti nel processo di fusione, posto che il referendum era consultivo e non vincolante. (LaC news24)
«Non ho mai commentato, nè prima nè durante la campagna elettorale, perchè - ha sottolineato Occhiuto - ho ritenuto giusto che questa materia fosse consegnata al Consiglio regionale che ha fatto una legge e che ha trovato un accordo per la data del referendum. (Gazzetta del Sud - Edizione Cosenza)
Tutti, o quasi, si sono allineati alla sua volontà, spaventati di rimanere isolati e di buscarle sonoramente nel referendum di domenica scorsa. Ha imposto a tutto il centrodestra prima e poi a quasi tutti i partiti la scelta di arrivare in tempi rapidi a questa decisione. (Iacchite)
La bocciatura referendaria della proposta di legge regionale sulla fusione delle città di Cosenza, Rende e Castrolibero, deve indurre anche all’interno di Sinistra Italiana ad una riflessione. Il Circolo di Sinistra Italiana dell’Area Urbana si è posizionato per il SI, invitando i cittadini ad andare al voto. (Iacchite)
Così Antonello Barbieri presidente del coordinamento nazionale per le fusioni tra Comuni (Fccn) commenta l'esito del referendum sulla città unica Cosenza-Rende-Casterolibero. «Non ha cercato la condivisione, condizione essenziale per realizzare una fusione che porti risultati, i cittadini hanno votato, quei pochi che lo hanno fatto, su una ipotesi di fusione senza saperne praticamente nulla. (LaC news24)
la maggioranza si è espressa contro la fusione dei tre comuni. Un referendum seppur consultivo che ha fatto emergere comunque l’altissimo astensionismo, un dato che evidenzia una società sempre più disaffezionata alla politica e sempre più distante dai processi decisionali e dalla partecipazione attiva. (Quotidiano online)