La strategia di Giacomo Bozzoli per sfuggire all'ergastolo: chi è la rappresentante austriaca che proverebbe la sua innocenza

Per il quadro complessivo degli indizi raccolti nelle indagini, gli inquirenti non avevano mai voluto sentire la donna austriaca che lavorava per un’azienda di metalli ed era in contatto con l’imprenditore Punta giocarsi l’ultima carta possibile per evitare l’ergastolo Giacomo Bozzoli, rinchiuso ora nel carcere di Bollate dopo essere stato latitante per circa 10 giorni. Nonostante sia ormai diventata definitiva la condanna all’ergastolo per l’omicidio dello zio Mario, Bozzoli ribadisce di non essere lui il colpevole: «Lei non può mandare in galera un innocente», aveva detto al procuratore di Brescia Francesco Prete. (Open)

Ne parlano anche altre fonti

Con il Giacomo Bozzoli fuggiasco fuggiasco rannicchiato nel cassettone di un letto matrimoniale per nascondersi e il Giacomo Bozzoli padre disperato che dice ai carabinieri in lacrime: «Vi prego, fatemi vedere mio figlio». (Corriere della Sera)

Dal carcere di Bollate viene riferito agli inquirenti che Bozzoli sarebbe ancora fortemente sotto choc, provato e quindi incapace in questo momento di affrontare un interrogatorio. Inoltre continua a proclamarsi innocente e a puntare la propria attenzione sulla vicenda processuale che si è conclusa con la condanna all'ergastolo. (TGR Lombardia)

– Era in funzione giovedì scorso il motore esterno dell'aria condizionata della villa sul lago di Garda di Giacomo Bozzoli. Segno che qualcuno si trovava all'interno. (IL GIORNO)

Giacomo Bozzoli “fregato” dal caldo: i carabinieri l’hanno trovato nella villa sul Garda perché ha acceso l’aria condizionata

Ai carabinieri il 39enne ha detto di essere innocente e che ci sarebbe un testimone austriaco pronto a scagionarlo ROMA – Tradito dall’aria condizionata. Così, Giacomo Bozzoli è stato è stato arrestato nel tardo pomeriggio di giovedì 11 luglio nella sua casa di Soiano del Lago, per una ‘leggerezza’. (Dire)

Giacomo Bozzoli ha annunciato di aver scritto un memoriale in cui spiega di avere un testimone austriaco che lo scagionerebbe: in settimana verrà interrogato in merito alla sua latitanza e potrà rivedere la famiglia. (Fanpage.it)

A interrompere la latitanza di Giacomo Bozzoli, latitante per dieci giorni in tutta Europa dopo essere stato condannato all’ergastolo, è stato il caldo. I carabinieri si sono insospettiti, infatti, per il fatto che era azionata l’aria condizionata della villa sul lago di Garda, dove poi è stato trovato l’imprenditore. (Il Fatto Quotidiano)