La doppia morale pro - Pal finti democratici e le parole chiare del segretario Pd di Milano (finalmente!)

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Di Fabio Massa Torniamo ancora una volta sugli insulti a Liliana Segre. Ricordiamo il contesto: manifestazione pro - pal, chef Rubio sul palco che definisce il terrorista macellaio Nasrallah... Leggi tutta la notizia (Virgilio)

Ne parlano anche altre testate

– Prima il cartello con l’accusa d’essere un’agente sionista, poi in risposta il murale spuntato a Milano in cui Liliana Segre è ritratta con la divisa dei prigionieri di Auschwitz e, sopra, un giubbotto antiproiettile con la stella gialla degli ebrei bene in vista. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Lo preferivamo prima, Gabriele Rubini in arte Chef Rubio. Quando, da Thomas Milian del docureality d’Italia, da “Er Monnezza” dei palinsesti più profondi, grondava ragù e ironia nel recensire in tv le trattorie dei camionisti. (Liberoquotidiano.it)

Non saprei invece a chi segnalare delle parole pronunciate a Milano da un tizio che odia gli ebrei e che si fa chiamare Chef Rubio che invece non mi sembrano esattamente libertà d’espressione, ma costituiscono minaccia fisica per i singoli ebrei, una licenza di colpire quelli che con il suo linguaggio nazista definisce gli agenti “sionisti”. (L'HuffPost)

“Ragazzi, volete sapere qual è stata la mia reazione quando ho saputo del bombardamento di Israele nei confronti del quartier generale di Hezbollah a Beirut e della morte del signor Nasrallah più volte evocato, devo dire, da Parenzo nei giorni precedenti? La mia reazione è stata che ho goduto come un pazzo”. (Nicola Porro)

Nella puntata de La Zanzara andata in onda lunedì, Giuseppe Cruciani e David Parenzo hanno ospitato il segretario generale del partito dei Carc, la sigla rivoluzionaria che lo scorso 28 settembre era in piazza a Milano nella manifestazione per la Palestina. (il Giornale)

E ancora: incitare alla violenza, diffondere slogan antisionisti se non direttamente antisemiti. Tutto questo sembrava insufficiente per Gabriele Rubini, ex cuoco televisivo noto come Chef Rubio. (il Giornale)