BYD investe $1 miliardo in Turchia e rilancia la sfida a Tesla

BYD investe $1 miliardo in Turchia e rilancia la sfida a Tesla
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Finanzaonline ECONOMIA

Nate entrambe nel 2003, la Tesla di Elon Musk e BYD Auto (sostenuta tra gli altri da Warren Buffett) proseguono senza esclusione di colpi la loro battaglia per il dominio dell’automotive a zero emissioni. Un mercato sempre più rilevante, in cui il produttore cinese cerca di prevalere consolidando la propria presenza all’estero. Come si evince dall’imponente investimento di 1 miliardo di dollari pronto a riversarsi nelle casse della Turchia (Finanzaonline)

Su altre fonti

Un'occasione ghiotta, dato che lo scorso anno i veicoli elettrici hanno rappresentato il 7,5% delle vendite di automobili in Turchia, paese con una popolazione di quasi 90 milioni di abitanti. (Fleet Magazine)

La Turchia annuncerà presto un accordo con il produttore cinese di auto elettriche BYD per la costruzione di una fabbrica da 1 miliardo di dollari nella parte occidentale del Paese, secondo quanto riferito da funzionari turchi. (Automoto.it)

Auto elettriche, la cinese Byd andrà alla conquista dell’Europa dalla Turchia? La società cinese BYD, che si contende con Tesla il primato globale nella vendita di automobili elettriche, ha raggiunto un accordo con il governo della Turchia per costruire nel paese uno stabilimento da 1 miliardo di dollari. (Start Magazine)

I dazi alle auto elettriche cinesi aggirati grazie alla Turchia

Una mossa, quella varata dall’Unione Europea, che ha fatto scattare l’allarme di diversi colossi dell’automotive, tra cui la BYD. Il costruttore automobilistico cinese avrebbe intenzione, per aggirare i dazi doganali europei, di costruire un nuovo sito produttivo in Ungheria, la cui produzione di auto elettriche dovrebbe già partire dal 2026. (Adnkronos)

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L'azienda di Shenzhen, dopo essere sbarcata in 19 Paesi di tutto il mondo, apre uno stabilimento nel paese guidato dal Sultano Recep Tayyip Erdogan nel tentativo di aggirare i dazi introdotti recentemente da Bruxelles sulle auto di ultima generazione "made in China". (Today.it)