Byd non ha paura dei dazi Ue: per tutta risposta “invade” la Thailandia

Byd non ha paura dei dazi Ue: per tutta risposta “invade” la Thailandia
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Vaielettrico.it ECONOMIA

Il colosso cinese Byd risponde ai dazi della Ue dalla Thailandia, dove ha inaugurato il suo primo stabilimento (solo per auto a guida a destra) e rilevato il 20% del principale rivenditore del Paese. E nei prossimi due anni pensa di aprire altre fabbriche puntando sugli incentivi del governo Proprio nel giorno in cui sono diventati ufficiali i dazi dell’Unione europea sulle importazioni di auto elettriche cinesi, è arrivata la risposta a Bruxelles da parte del numero uno del settore. (Vaielettrico.it)

Ne parlano anche altre testate

La politica europea, bollata come "protezionista" dalla Cina, subisce un duro colpo. Dopo l'Ungheria, tocca ora alla Turchia aprire le porte al colosso cinese delle automobili elettriche Byd. (Today.it)

Auto elettriche, la cinese Byd andrà alla conquista dell’Europa dalla Turchia? La società cinese BYD, che si contende con Tesla il primato globale nella vendita di automobili elettriche, ha raggiunto un accordo con il governo della Turchia per costruire nel paese uno stabilimento da 1 miliardo di dollari. (Start Magazine)

Un mercato sempre più rilevante, in cui il produttore cinese cerca di prevalere consolidando la propria presenza all’estero. Nate entrambe nel 2003, la Tesla di Elon Musk e BYD Auto (sostenuta tra gli altri da Warren Buffett) proseguono senza esclusione di colpi la loro battaglia per il dominio dell’automotive a zero emissioni. (Finanzaonline)

BYD e i dazi doganali in Europa

La nuova fabbrica potrebbe facilitare l'accesso di BYD all'Unione Europea, con la quale la Turchia ha un accordo di unione doganale. L'UE ha aumentato i dazi sulle importazioni di veicoli elettrici cinesi, applicando a BYD un'ulteriore tassa del 17,4 percento oltre all'attuale tariffa del 10 percento. (Automoto.it)

L’Europa sta spingendo l’acceleratore su nuovi dazi per chi importa auto dalla Cina, e alcuni colossi del settore stanno cercando di evitarli. Sebbene BYD abbia dichiarato in passato di non temere questi dazi, la contromossa non ha tardato ad arrivare. (macitynet.it)

Una mossa, quella varata dall’Unione Europea, che ha fatto scattare l’allarme di diversi colossi dell’automotive, tra cui la BYD. A partire dal 5 luglio 2024, sono entrati in vigore i nuovi dazi doganali europei sulle importazioni di auto provenienti dalla Cina. (Adnkronos)