BYD, addio ai dazi: apre due stabilimenti in Turchia e Ungheria

BYD, addio ai dazi: apre due stabilimenti in Turchia e Ungheria
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Fleet Magazine ECONOMIA

Ovviamente la fabbrica di BYD rifornirà anche il mercato interno della Turchia. Un'occasione ghiotta, dato che lo scorso anno i veicoli elettrici hanno rappresentato il 7,5% delle vendite di automobili in Turchia, paese con una popolazione di quasi 90 milioni di abitanti. (Fleet Magazine)

Ne parlano anche altri media

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Auto elettriche, la cinese Byd andrà alla conquista dell’Europa dalla Turchia? Byd costruirà in Turchia uno stabilimento per auto elettriche e ibride dal valore di 1 miliardo di dollari. In questo modo la casa cinese aggirerà i dazi europei, visto che Ankara rientra nell'unione doganale dell'Ue (Start Magazine)

La politica europea, bollata come "protezionista" dalla Cina, subisce un duro colpo. Dopo l'Ungheria, tocca ora alla Turchia aprire le porte al colosso cinese delle automobili elettriche Byd. (Today.it)

BYD e i dazi doganali in Europa

Come si evince dall’imponente investimento di 1 miliardo di dollari pronto a riversarsi nelle casse della Turchia. Un mercato sempre più rilevante, in cui il produttore cinese cerca di prevalere consolidando la propria presenza all’estero. (Finanzaonline)

La nuova fabbrica potrebbe facilitare l'accesso di BYD all'Unione Europea, con la quale la Turchia ha un accordo di unione doganale. L'UE ha aumentato i dazi sulle importazioni di veicoli elettrici cinesi, applicando a BYD un'ulteriore tassa del 17,4 percento oltre all'attuale tariffa del 10 percento. (Automoto.it)

A partire dal 5 luglio 2024, sono entrati in vigore i nuovi dazi doganali europei sulle importazioni di auto provenienti dalla Cina. Il costruttore automobilistico cinese avrebbe intenzione, per aggirare i dazi doganali europei, di costruire un nuovo sito produttivo in Ungheria, la cui produzione di auto elettriche dovrebbe già partire dal 2026. (Adnkronos)