«Abbiamo bisogno di voi, ora come ora badili e pale non bastano»

Dietro una tragedia c’è sempre dolore, tanto dolore. Per chi non ce l’ha fatta, per i familiari che piangono un loro caro, per chi ha perso tutto, per chi è sopraffatto dai pensieri e non sa se e come potrà tornare alla normalità. Ma un dramma collettivo, come quello che da una settimana quasi sta vivendo il paese di Lostallo - meno di mille abitanti, che si estende su una superficie di 50 chilometri quadrati -, martoriato da una calamità naturale eccezionale, consente alla collettività di unirsi ancora di più. (Corriere del Ticino)

Se ne è parlato anche su altri media

Quello causato dal nubifragio che abbattutosi una settimana fa sulla Mesolcina si è portato via case, strade e vite umane. Una di queste è quella di Aldo Bianchi, 83enne ex municipale di Lostallo, di cui si è celebrato il funerale questa mattina nella gremitissima chiesa di San Giorgio, troppo piccola per accogliere le centinaia di persone presenti, tra cui autorità locali, parenti e operai della ditta di famiglia provenienti da Obersaxen, a dimostrare vicinanza e solidarietà. (laRegione)

Il livello massimo della piena del Rodano è stato raggiunto nell'Alto Vallese sabato sera, ha comunicato lo Stato maggiore di condotta, e si prevede che raggiungerà il Basso Vallese nella mattinata di domenica. (Ticinonews.ch)

Inondazioni si sono verificate anche agli affluenti. Sono state effettuate evacuazioni. (Corriere del Ticino)

Un vino solidale per la Mesolcina

Nel simbolo della vicinanza e della solidarietà, si è tenuto questo sabato alle 11 il funerale dell’uomo vittima del nubifragio in Mesolcina. La funzione si è svolta nella chiesa di San Giorgio e le strade tra il campo di calcio e il centro del paese sono state chiuse dalle 10 alle 12. (RSI.ch Informazione)

«In momenti come questo è fondamentale unire le forze per supportare chi ha subito gravi conseguenze, dimostrando così la nostra vicinanza e il nostro impegno concreto nel contribuire alla ripresa e al sostegno delle comunità colpite». (Corriere del Ticino)

“Chiaramente – riprende Biondina – la regione è parecchio in sofferenza: in media ed alta valle il blocco per i turisti ed i non residenti mette in difficoltà anche il settore della ristorazione, dei locali, dei grotti. (RSI.ch Informazione)