Giornata Mondiale dell’Osteoporosi, dal 21 al 25 Ottobre colloqui telefonici informativi con gli specialisti del Policlinico di Palermo
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In occasione della Giornata Mondiale dell’Osteoporosi, dal titolo “Costruisci Ossa Migliori”, dal 21 al 25 Ottobre sarà possibile avere un colloquio telefonico conoscitivo con i medici dell’U.O.C. di “Recupero e Riabilitazione Funzionale” e “Centro di Riferimento Regionale per l’Osteoporosi, le Malattie Metaboliche dello Scheletro e i Disordini del Ricambio Minerale” del Policlinico “Paolo Giaccone”. (Sanità in Sicilia)
Se ne è parlato anche su altri media
Al tavolo di confronto, guidato dal presidente Federico Pompei, erano presenti la presidente della Federazione nazionale degli Ordini Tsrm e Pstrp Teresa Calandra, i senatori Franco Zaffini e Valter Verini ed i parlamentari Virginio Caparvi, Raffaele Nevi, Anna Ascani e Emma Pavanelli. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)
Ossa, sempre più a rischiofrattura a causa della osteoporosi incombente con l’età e favorita da fattori costituzionali, genetici, ambientali , sedentarietà, inadeguata alimentazione, Alla nascita abbiamo 207 ossa che, da adulti, si riducono a 206 (perché, durante lo sviluppo, alcune si uniscono tra loro), articolate in 68 articolazioni. (La Gazzetta del Mezzogiorno)
Dal 21 al 25 ottobre venerdì 18 Ottobre 2024 (ilSicilia.it)
Nel giorno in cui si è celebrata la Giornata Mondiale dell’osteoporosi – ricorreva ieri domenica 20 ottobre – il Rotary Club Patti con Fedios Sicilia ha organizzato una manifestazione sul lungomare di Patti Marina con lo scopo di portare alla attenzione della popolazione l’osteoporosi, malattia caratterizzata dalla perdita della qualità delle ossa con aumento del rischio di fratture da fragilità ossea. (AMnotizie.it)
In Italia 5 milioni di persone soffrono di osteoporosi e per l'80% si tratta di donne in post-menopausa. La prevenzione può fare la differenza, e come sempre inizia dalla tavola: un'alimentazione sana e bilanciata può infatti essere decisiva anche per aiutarci a prevenire le conseguenze di questa malattia che rende le ossa fragili e deboli. (La Cucina Italiana)
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