Gino Cecchettin: «Negare il patriarcato non lo fa cessare. E chi ha ucciso mia figlia è italiano. Oggi lei era con me e sorrideva»

ROMA — Gino Cecchettin, il patriarcato è davvero «finito», come dice Valditara? «Ma lui l’ha descritto benissimo. Non è che se neghi una cosa questa non esiste». Cosa intende? «Che il ministro ha parlato di soprusi, di violenze, di prevaricazione. È esattamente quello il patriarcato ed è tutto ciò che viene descritto nei manuali. Mi sembra solo una questione di nomenclatura. È la parola, oggi, che mette paura: “patriarcato” spaventa più di “guerra”». (Corriere della Sera)

Se ne è parlato anche su altri media

Oggi io vorrei un’interpretazione autentica, una nota a margine, una spiegazione qualunque, perché, sinceramente, non arrivo a comprendere. (L'HuffPost)

Gino Cecchettin durante la presentazione della Fondazione dedicata a sua figlia alla Camera - Siciliani (Avvenire)

Secondo le misurazioni dell’Istat, il 31,5% delle donne è stata vittima di una qualche forma di violenza fisica o sessuale, e il 21% delle donne ha subito violenza sessuale. Ogni volta che si cerca di sminuire l’analisi femminista della violenza maschile contro le donne, viene spesa una parolina magica, “ideologia”, per confutare dati, elementi storici e sociologici, studi e ricerche. (Il Fatto Quotidiano)

Gino Cecchettin, il discorso alla Camera: «Ho avuto paura, ma verso il carnefice di mia figlia non provo odio. Con la Fondazione Giulia porteremo l'educazione nelle scuole»

Gli studenti di Roma rispondono al video-messaggio del ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara, intervenuto ieri durante la presentazione della Fondazione Giulia Cecchettin per il contrasto e la prevenzione della violenza di genere: “In genere i percorsi ideologici non mirano mai a risolvere i problemi — ha detto — ma ad affermare una personale visione del … (Repubblica Roma)

il 18 novembre dal ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara alla presentazione della “Fondazione Giulia Cecchettin”, in memoria della ragazza uccisa l’anno scorso dall’ex fidanzato Filippo Turetta. (Pagella Politica)

Oggi siamo qui per dare forma concreta ad un sogno: un sogno che ha un valore immenso perché è nato da una tragedia immane. Perché è così che spesso funziona la vita: ci prende per mano e ci porta a compiere i passi più luminosi, a scorgere una strada quando tutto sembra perduto. (Corriere della Sera)