L'Europa ci vuole imporre anche l'assegno per gli stranieri

Dalla Commissione europea è arrivato il deferimento per l'Italia alla Corte di giustizia dell'Ue per il mancato rispetto dei diritti dei lavoratori mobili di altri Stati membri, in ragione delle prestazioni familiari loro concesse, che costituisce una discriminazione e viola il diritto. Le contestazioni si basano su presunte violazioni in materia di coordinamento della sicurezza sociale (regolamento (Ce) n. (il Giornale)

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In particolare «per non aver rispettato i diritti dei lavoratori di altri Stati membri dell'UE per quanto riguarda le prestazioni familiari loro concesse». La Commissione europea ha deciso di deferire l'Italia alla Corte di giustizia dell'Unione europea per non aver garantito il pagamento dell’assegno unico a tutti i lavoratori appartenenti a Stati Ue. (Corriere della Sera)

Ieri, infatti, la Commissione Ue ha deciso di deferire l'Italia per il mancato rispetto dei diritto dei lavoratori mobili di altri stati membri in relazione alle prestazioni familiari concesse con la misura, un fatto che «costituisce discriminazione e viola il diritto Ue in materia di coordinamento della sicurezza sociale e di libera circolazione dei lavoratori», come si legge nella nota diffusa ieri dalla Commissione. (MySolution)

Secondo l’organo esecutivo dell’Unione, non sono stati rispettati i diritti dei lavoratori mobili di altri Paesi Ue che operano in Italia, in relazione alle prestazioni familiari. Non solo: la Commissione ha anche deciso di deferire 14 casi alla Corte di giustizia dell’Unione europea. (Open)

Assegno unico, la Commissione Ue deferisce Roma alla Corte di giustizia

ROMA – La Commissione europea ha deciso di deferire l’Italia alla Corte di giustizia dell’Unione europea “per non aver rispettato i diritti dei lavoratori mobili di altri Stati membri dell’UE per quanto riguarda le prestazioni familiari loro concesse”. (Dire)

In una nota la Commissione ricorda che a marzo 2022 l’Italia ha introdotto un nuovo regime di assegni familiari per figli a carico (“Assegno unico e universale per i figli a carico”), in base al quale i lavoratori che non risiedono in Italia per almeno 2 anni o i cui figli non risiedono in Italia non possono beneficiare della prestazione. (OglioPoNews)

Dopo la procedura di infrazione avviata lo scorso mese di novembre, ieri la Commissione europea ha deciso di deferire l’Italia alla Corte di giustizia Ue per il mancato rispetto dei diritti dei lavoratori mobili di altri Paesi proprio per quanto riguarda il riconoscimento dell’assegno unico e universale per i figli a carico. (il manifesto)