L'Italia deferita alla Corte di giustizia Ue per discriminazione nell'assegno unico

L'Unione europea ha recentemente deferito l'Italia alla Corte di giustizia Ue a causa di presunte discriminazioni nell'assegno unico e universale per i figli a carico. Questa decisione è stata presa dopo che la Commissione europea ha ritenuto insufficienti le risposte dell'Italia sulla questione.

L'assegno unico è una misura sociale introdotta dal governo Meloni. Tuttavia, la Commissione europea sostiene che questa prestazione viola i diritti dei lavoratori mobili di altri Paesi. In particolare, Bruxelles sostiene che la residenza non può essere un requisito essenziale per ricevere prestazioni sociali.

La decisione di Bruxelles è arrivata in seguito alla risposta di Roma alla lettera di costituzione in mora inviata al Governo nel 2023, ritenuta insufficiente. Secondo l'esecutivo Ue, i requisiti per accedere al sussidio destinato alle famiglie violano i diritti dei lavoratori mobili di altri Stati membri.

Questa controversia potrebbe mettere a rischio la misura dell’assegno unico universale. La Commissione europea ha citato l’Italia in tribunale per discriminazione, sostenendo che alcune norme violano il diritto dell’Ue. La questione riguarda la possibile disparità di trattamento fra lavoratori locali e lavoratori mobili.

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