Assegno unico, Italia deferita alla Corte di giustizia Ue dalla Commissione per "discriminazione"

Assegno unico, Italia deferita alla Corte di giustizia Ue dalla Commissione per discriminazione
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QuiFinanza INTERNO

La Commissione europea ha deferito l'Italia alla Corte di giustizia dell'Ue sull'assegno unico, perché considerato "discriminatorio". La decisione di Bruxelles è arrivata in seguito alla risposta di Roma alla lettera di costituzione in mora inviata al Governo nel 2023, ritenuta insufficiente. Secondo l'esecutivo Ue, infatti, i requisiti per accedere al sussidio destinato alle famiglie viola i diritti dei lavoratori mobili di altri Stati membri. (QuiFinanza)

Su altre testate

(Adnkronos) – L’assegno unico “è discriminatorio”. Lo scrive la Commissione Europea che ha deciso di deferire l’Italia alla Corte di giustizia dell’Unione europea per il mancato rispetto dei diritti dei lavoratori mobili di altri Stati membri dell’Ue in relazione alle prestazioni familiari loro concesse. (OglioPoNews)

La Commissione europea ha avviato decine di procedure di infrazione che colpiscono tutti gli Stati membri. Oggi – 25 luglio – da Palazzo Berlaymont sono state inviate 86 lettere di costituzione in mora e 34 pareri motivati. (Open)

La controversia riguarda la possibile disparità di trattamento fra lavoratori locali e lavoratori mobili, con la Commissione a ricordare in particolare che la residenza non può essere un requisito essenziale per ricevere prestazioni sociali. (Virgilio Notizie)

Assegno unico, l’Ue deferisce l’Italia alla Corte di giustizia: “È discriminatorio”

Il futuro dell’assegno unico potrebbe essere a rischio. La Commissione UE ha deciso di deferire l'Italia alla Corte di Giustizia Europea per il mancato rispetto del diritto comunitario da parte della normativa che disciplina l'assegno unico per i figli a carico. (Informazione Fiscale)

In particolare «per non aver rispettato i diritti dei lavoratori di altri Stati membri dell'UE per quanto riguarda le prestazioni familiari loro concesse». Il mancato rispetto dei diritti dei lavoratori mobili costituisce una discriminazione e viola il diritto dell'UE sul coordinamento della sicurezza sociale e sulla libera circolazione dei lavoratori. (Corriere della Sera)

L’oggetto della contesa giuridica è l’ assegno unico e universale per i figli a carico: i lavoratori che non risiedono in Italia per almeno due anni o i cui figli non risiedono in Italia non possono beneficiarne. (Sky Tg24 )