Marco Dalla Longa, sopravvissuto alla valanga di Passo Giau: il racconto della tragedia di Abel ed Elisa De Nardi VIDEO
Articolo Precedente
Articolo Successivo
Marco Dalla Longa, di Col San Martino, che pratica alpinismo da circa 3 anni, ha visto succedere tutto davanti ai propri occhi: mentre scendeva il pendio ieri, un’enorme slavina ha travolto il ghiaione dove stava per approdare con gli sci ai piedi. Poco più avanti c'era Andrea De Nardi. Più a valle, invece, c'erano due suoi compagni di sciata, Elisa De Nardi e Abel Ayala, che lo guardavano scendere. (ilgazzettino.it)
Ne parlano anche altre fonti
La montagna, con la sua bellezza maestosa e il suo fascino irresistibile, può trasformarsi in un attimo in un teatro di tragedie inaspettate. È quanto accaduto a Forcella Giau, nel comune di San Vito di Cadore (Belluno), dove una valanga ha travolto tre scialpinisti, portando via le vite di Elisa De Nardi e Abel Ayala Anchundia. (La Voce di Rovigo)
Ha travolto tre scialpinisti, uno dei quali è in gravi condizioni. Una valanga si è staccata sul versante ovest di Forcella Giau, a quota 2.300 metri, nel territorio di San Vito di Cadore. (Corriere della Sera)
Elisa De Nardi e Abel Ayala Anchundia sono le due vittime della valanga che ieri, domenica 16 marzo, si è staccata da Forcella Giau, lato ovest nel territorio di San Vito di Cadore, sulle dolomiti Bellunesi, a quota 2.300 metri. (Sky Tg24 )
I tre, estratti da una massa di tre metri di neve, sono stati soccorsi dal Suem 118 e dal Soccorso Alpino. Nonostante gli avvisi di rischio marcato, il gruppo si era avventurato in zona. (Radio Più)
I tre sciatori coinvolti – parte di una comitiva più grande – sono stati tutti recuperati, ma due di loro sono apparsi subito in condizioni gravissime. Ieri il Soccorso alpino era intervenuto nella zona di Forcella Giau, un valico alpino tra Cortina d'Ampezzo e la Val Fiorentina, per una slavina, caduta intorno alle 13. (la Repubblica)
Sono tre le persone coinvolte dalla valanga staccatasi da Forcella Giau, lato ovest nel territorio di San Vito di Cadore a quota 2.300. A dare l'allarme il quarto scialpinista del gruppo, che ha subito iniziato la ricerca dei compagni travolti e sepolti. (Sky Tg24 )