Provato e sotto choc, Bozzoli non sarà interrogato in settimana

Giacomo Bozzoli non sarà interrogato questa settimana dalla Procura di Brescia che vuole fare luce sulla latitanza di 11 giorni del 39enne bresciano condannato all'ergastolo in via definitiva per l'omicidio dello zio Mario, gettato nel forno della fonderia l'8 ottobre 2015. Bozzoli è stato ritrovato nel cassettone del letto matrimoniale della sua casa a Soiano del lago nel bresciano. Dal carcere di Bollate viene riferito agli inquirenti che Bozzoli sarebbe ancora fortemente sotto choc, provato e quindi incapace in questo momento di affrontare un interrogatorio. (Il Messaggero Veneto)

Ne parlano anche altre fonti

Le speranze di Giacomo Bozzoli di sollevare da sé il macigno dell'ergastolo portano in Austria, a Brixlegg, meno di tremila abitanti nel distretto di Kufstein, in Tirolo. Portano a una rappresentante dell'azienda che, secondo Giacomo, potrebbe assicurare di non avergli mai dato denaro: sarebbe questa donna, mai sentita dai giudici ma presente nelle sentenze, il "testimone austriaco" di cui parla Bozzoli, ancora latitante in Spagna, nella lettera inviata a tre magistrati di Brescia (IL GIORNO)

Giacomo Bozzoli ha annunciato di aver scritto un memoriale in cui spiega di avere un testimone austriaco che lo scagionerebbe: in settimana verrà interrogato in merito alla sua latitanza e potrà rivedere la famiglia. (Fanpage.it)

– L’ultima tessera. Bozzoli cala sul tavolo la sua carta ora, tardivamente, dopo che la condanna al carcere a vita per l’omicidio dello zio Mario è stata pietrificata dalla Cassazione. (IL GIORNO)

Bozzoli: in settimana l'interrogatorio e vedrà la famiglia

Gli investigatori erano già in zona perché insospettiti da una telefonata su una delle utenze intercettate. A interrompere la latitanza di Giacomo Bozzoli, latitante per dieci giorni in tutta Europa dopo essere stato condannato all’ergastolo, è stato il caldo. (Il Fatto Quotidiano)

Bozzoli, proclamandosi innocente, ha infatti detto di avere un testimone austriaco che lo scagionerebbe dall'accusa di aver ucciso lo zio Mario gettandolo nel forno della fonderia di famiglia a Marcheno l'8ottobre 2015 (ilmessaggero.it)

Sarà interrogato in settimana Giacomo Bozzoli in merito alla latitanza durata 11 giorni e conclusa nel contenitore del letto matrimoniale della sua villa a Soiano del lago. Continua a proclamarsi innocente e ha annunciato di aver scritto una memoriale destinato ai vertici della giustizia bresciana in cui parla di un testimone austriaco, una donna, che lo scagionerebbe. (Gazzetta di Parma)