Lazio, in aumento i casi Covid: sono 2.450, il triplo di un mese fa

Nonostante nei mesi estivi si stia più all’aria aperta, il Covid è più contagioso che mai. E nell’ultima settimana (il report del ministero della Sanità è riferito al periodo 25-31 luglio) ha fatto registrare 2.450 positività nel Lazio. Quasi trecento in più dei sette giorni precedenti, quando se ne erano contati 2.178. Ma soprattutto oltre il triplo rispetto al mese prima: i nuovi casi di Covid nella settimana a cavallo tra la fine di giugno e i primi di luglio erano stati infatti 813. (Corriere Roma)

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Casi Covid in aumento a Roma e nel Lazio a causa della nuova variante KP.3.1.1 i cui sintomi, secondo Fabrizio Maggi, direttore dell'Uoc di Virologia e dei Laboratori Biosicurezza dell'Istituto Spallanzani, sono lievi e simili a un raffreddore o a una piccola influenza. (Fanpage.it)

All'esordio può manifestarsi febbre e congestione nasale. Ma quali sono i sintomi? Torna la perdita di olfatto e gusto, c'è molta stanchezza mentre sono meno attenuati i sintomi respiratori. (LA NAZIONE)

La nuova variante della famiglia Omicron, nel corso dell’ultima settimana ha causato il 26% in più di contagi, che significa 17mila nuovi casi registrati. “Casi generalmente lievi, sintomi ridimensionati rispetto al passato - spiega Giovanni Maga, direttore al Dipartimento di Scienze biomediche del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr) -, anche se, visto l’aumento delle infezioni, è comprensibile una crescita dei ricoveri di anziani e pazienti fragili per complicanze derivanti da altre patologie correlate all’infezione Covid”. (la Repubblica)

"La variante Covid Kp.3.1.1 è in procinto di diventare dominante, rappresentando una sfida maggiore per la nostra risposta immunitaria rispetto a Kp.3 e alle varianti precedenti (specialmente senza il nuovo booster contro Kp. (Adnkronos)

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L’ultima variante Covid-19, la Kp3 «si sta diffondendo, specie tra i giovani che rientrano dai viaggi». Lo spiega l’infettivologo Andrea Giacometti, che evidenzia «un aumento dei casi» anche tra le persone «vaccinate o che hanno già contratto altre varianti del virus Sars-CoV-2». (Centropagina)