Estate 2024, dal gelato al pacchetto vacanza è tutto più caro: i rincari di beni e servizi

Introduzione Dagli alberghi ai campeggi, dai voli ai ristoranti e dai traghetti ai pedaggi autostradali: anche questa stagione estiva è segnata da nuove stangate per il portafoglio dei vacanzieri. Lo denunciano diverse associazioni a tutela dei consumatori, dopo che l'Istat ha certificato un nuovo aumento dell'inflazione che ha portato i prezzi dei beni a +1,3% a luglio su base annua (a giugno erano a +0,8%). (Sky Tg24 )

Ne parlano anche altre testate

Sabato 10 agosto 2024 La risalita dell’inflazione si deve in primo luogo all’accelerazione su base tendenziale dei prezzi dei Beni energetici regolamentati (da +3,5% a +11,7%) e all’attenuarsi della flessione degli Energetici non regola- mentati (da -10,3% a -6,0%). (agenzia giornalistica opinione)

L’aumento congiunturale dell’indice generale riflette, per lo più, la ripresa dei prezzi dei beni energetici regolamentati (+5,9%) e non regolamentati (+3,4%), dei servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (+0,8%) e dei servizi relativi ai trasporti (+0,4%). (GEA)

Il caro vita si fa sentire sulle vacanze degli italiani. L’Istat conferma che a luglio 2024 l’indice nazionale dei prezzi al consumo ha segnato un aumento dello 0,4% su base mensile e dell’1,3% su base annua. (Finanza.com)

ISTAT * PREZZI AL CONSUMO - LUGLIO: «INFLAZIONE ALL'1,3%, L'AUMENTO PIÙ ALTO A RIMINI (+2,1%) / BOLZANO (+2,0%) / TRENTO A QUOTA +1,6%

Nel mese di luglio 2024, si stima che l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (Nic), al lordo dei tabacchi, aumenti dello 0,4% su base mensile e dell’1,3% su base annua (da +0,8% del mese precedente): lo rende noto l’Istat con il bollettino mensile. (Il Sole 24 ORE)

Il Codacons segnala un incremento della spesa annuale per le famiglie italiane di circa 426 euro, e fino a 534 euro per quelle con due figli, attribuendo questo rialzo principalmente ai costi nel settore turistico, che ha visto un aumento significativo dei prezzi. (LA STAMPA Finanza)

La risalita dell’inflazione si deve in primo luogo all’accelerazione su base tendenziale dei prezzi dei Beni energetici regolamentati (da +3,5% a +11,7%) e all’attenuarsi della flessione degli Energetici non regola- mentati (da -10,3% a -6,0%). (agenzia giornalistica opinione)