Il mistero della culla, sentito in Procura il direttore della Neonatologia. Indagine per chiarire chi doveva sorvegliare il macchinario
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Il «protocollo» che è alla base della gestione della culletta termica della chiesa di San Giovanni Battista, dove il 2 gennaio è stato trovato un neonato morto, è uno degli aspetti più importanti dell’indagine che la Procura ha in corso. Forse il vero cuore dell’inchiesta. A partire dalla risposta alla domanda se un «protocollo» esista. Gli accertamenti sulla culla, il suo funzionamento ma anche chi e come avrebbe dovuto provvedere alla manutenzione e ai controlli, sono gli aspetti su cui si stanno concentrando dal primo momento le verifiche degli agenti della Squadra mobile, guidati dal primo dirigente Filippo Portoghese... (La Gazzetta del Mezzogiorno)
Su altri giornali
È quanto emerge dai primi risultati dell'autopsia. Continuano le indagini per omicidio colposo e abbandono di minore. (Fanpage.it)
L’ipotesi è omicidio colposo ed è stata formulata dopo che gli inquirenti nei giorni scorsi hanno ascoltato entrambi gli indagati e acquisito ulteriori elementi. (Famiglia Cristiana)
(Adnkronos) – (OglioPoNews)
Don Ruccia è stato ascoltato domenica 5 gennaio e ha confermato di non aver ricevuto alcun messaggio che avvertisse che la culla termica fosse stata usata. Entrambi gli indagati sono stati sentiti nei giorni scorsi. (Vanity Fair Italia)
«Non abbiamo bisogno di interviste o domande, ma di pregare. (La Repubblica)
Il neonato trovato senza vita giovedì mattina nella culla termica della chiesa di San Giovanni Battista a Bari sembrerebbe essere deceduto a causa di ipotermia, secondo quanto emerso dall'autopsia condotta dal medico legale del Policlinico su incarico della Procura (Sardegna Live)