In pensione a quasi 70 anni, le stime Istat per il 2051: ecco cosa può succedere

Aumentano gli anziani e più la popolazione invecchia più avanti bisogna portare l'età pensionabile perché la forza lavoro attiva non coprirebbe altrimenti le pensioni e le necessità della popolazione anziana che aumenta ed è più longeva. Chelli ha spiegato che anche nello scenario di natalità più favorevole, ci sarà «un’amplificazione dello squilibrio tra nuove e vecchie generazioni», che comporterà «un impatto importante» sulle politiche di protezione sociale. (Vanity Fair Italia)

Ne parlano anche altri giornali

Tutti coloro che sono nati dal 1960 in poi sono destinati, secondo le attuali norme di legge, a subire un aumento dei requisiti per accedere alla pensione, ora fissati (per chi ha versato contributi prima del 1996) a 67 anni d’età (con 20 di contributi) per la pensione di vecchiaia e, per la pensione anticipata, a 42 anni e 10 mesi di contributi (un anno in meno per le donne) indipendentemente dall’età. (Corriere della Sera)

Secondo alcuni recenti dati Istat, nel 2051, si andrà in pensione all’età di 70 anni: vediamo quali sono i motivi. A causa di diversi fattori, come l’aumento dell’aspettativa di vita e l’invecchiamento della popolazione, l’età pensionabile si alzerà di due anni, rispetto ad oggi, arrivando a 70 anni. (lentepubblica.it)

La pensione arriverà a 70 anni nel 2051. In questo articolo esponiamo le stime ISTAT sul sistema previdenziale italiano e spieghiamo perché la pensione arriverà a 70 anni nel 2025. (Ti Consiglio)

Sempre meno centenari, ma in pensione a 70 anni

In arrivo con la manovra gli incentivi per la permanenza al lavoro L’Istat: nel 2051 età di pensionamento a 69 anni e 6 mesi. (24+)

È questo il quadro delineato dal presidente dell'Istituto, Francesco Maria Chelli, nel corso dell’audizione sul Psb davanti alle commissioni Bilancio di Camera e Senato. Nel 2051, secondo le stime dell’Istat, in Italia i lavoratori riusciranno ad andare in pensione solo al raggiungimento dei 70 anni d’età. (QuiFinanza)

L’aumento della longevità reso possibile dagli enormi progressi compiuti dall’uomo nel XX secolo ci ha fatto accarezzare il sogno di poter pensare, se non all’immortalità, almeno all’idea che saranno sempre più coloro che varcheranno il secolo di vita. (Metropolitano.it)