Manovra 2025, opposizioni contro il governo si appellano a Fontana: news, che succede

Manovra 2025, opposizioni contro il governo si appellano a Fontana: news, che succede
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Pd, M5S, Avs, Italia Viva chiedono al presidente della Camera di valutare "inammissibilità" del testo depositato dai relatori in commissione Bilancio: "Compromessa possibilità di esercitare controllo parlamentare adeguato e responsabile" Il presidente della Camera, Lorenzo Fontana valuti "l'inammissibilità dell’emendamento" alla manovra 2025 e impegni i "relatori proponenti a suddividerlo in proposte distinte e omogenee, in modo da consentire un esame più trasparente e dettagliato". (Adnkronos)

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Il motivo è che sono arrivati molti emendamenti del governo Meloni, che però devono ancora essere depositati. I lavori sulla Manovra vanno a rilento: il testo, che avrebbe dovuto arrivare in Aula alla Camera già lunedì, slitterà ai giorni successivi. (Fanpage.it)

Il presidente ha fatto sapere che avrebbe comunicato alla presidenza della Camera il protrarsi dei lavori. (L'Unione Sarda.it)

MILANO – La legge di Bilancio si prepara ad approdare in aula mercoledì dopo il lungo esame in Commissione, monopolizzando la scena della politica economica. Il testo è atteso a Montecitorio e dopo il via libera farà un rapido passaggio al Senato in vista dell’approvazione definitiva che dovrà arrivare tassativamente entro fine anno. (la Repubblica)

Manovra 2025, proseguono i lavori in commissione. Attesa per gli emendamenti del governo

La Manovra riparte dopo la frenata. L'approdo in Aula è previsto mercoledì 18 dicembre con l'approvazione venerdì 20. Il maxi emendamento elaborato dal governo è stato spacchettato in sei emendamenti in base alle materie trattate e depositato in commissione Bilancio della Camera a firma dei relatori e non del governo. (Adnkronos)

Presentato ieri sera in commissione Bilancio. Richieste che sono state però respinte da Fontana. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

L’esame a Montecitorio riprende alle 12. Fra le modifiche proposte le modifiche l’innalzamento dello stipendio dei ministri non parlamentari, per equipararlo a quello dei colleghi eletti, e una norma cosiddetta "anti-Renzi" che sostituisce un tetto ai maxi-compensi dei politici percepiti all'estero con il divieto di incarichi retribuiti fuori dall'Ue ascolta articolo (Sky Tg24 )