Decontribuzione Sud, web tax, Ires e sconti: rush dei correttivi finali alla manovra
Articolo Precedente
Articolo Successivo
L’ennesima giornata di attesa in commissione Bilancio alla Camera si è conclusa nella tarda serata di ieri con l’arrivo di un nuovo pacchetto di emendamenti dei relatori che raccolgono il lungo elenco di modifiche inizialmente predisposte come correttivi del governo . La nuova veste formale serve a evitare due obblighi: predisporre le relazioni tecniche per le modifiche, e dare tempo ai gruppi per la presentazione di eventuali sub emendamenti. (Il Sole 24 ORE)
Su altri giornali
Tutte le opposizioni, eccetto Azione, hanno scritto una lettera al presidente della Camera Lorenzo Fontana chiedendo di valutare l’inammissibilità di un emendamento alla manovra presentato ieri sera in commissione Bilancio. (LAPRESSE)
I segnali di attenzione più importanti, anche se con finanziamenti comunque limitati, vengono inviati al mondo delle imprese accogliendo le richieste della Confindustria di un’«Ires premiale», cioè ridotta per le imprese che investono e assumono, e di semplificazione degli incentivi Transizione 5.0. (Corriere della Sera)
Web tax solo per le grandi aziende con ricavi sopra i 750 milioni, tassa sulle plusvalenze delle criptovalute che scende al 26% nel 2025 (la manovra la portava al 42%), e poi sale al 33% dal 2026, Ires ridotta per le imprese che reinvestono in azienda l'80% degli utili, mini decontribuzione Sud, Fondo morosità incolpevole, bonus elettrodomestici. (ilmessaggero.it)
Annunciato un prelievo sulle scommesse online, ma fa rumore la proposta di equiparare le indennità di tutti i membri del governo per 1,3 milioni annui. (Avvenire)
Oltre a Pd, Movimento 5 Stelle, Avs e qualche centrista, l’opposizione può contare su una nuova leader. “La democrazia parlamentare non esiste più”. (Il Fatto Quotidiano)
L’esame a Montecitorio riprende alle 12. Fra le modifiche proposte le modifiche l’innalzamento dello stipendio dei ministri non parlamentari, per equipararlo a quello dei colleghi eletti, e una norma cosiddetta "anti-Renzi" che sostituisce un tetto ai maxi-compensi dei politici percepiti all'estero con il divieto di incarichi retribuiti fuori dall'Ue ascolta articolo (Sky Tg24 )