Von der Leyen, 'serve un'Ue forte, destino dipende da noi'

"Le scelte definiscono il destino e in un mondo pieno di avversità il destino dipende da ciò che faremo ora. L'Europa è dinnanzi ad una scelta decisiva che definirà la nostra posizione nel mondo nel prossimo quinquennio. L'Europa non può controllare dittatori e demagoghi nel mondo ma può scegliere di tutelare la nostra democrazia". Lo ha detto Ursula von der Leyen nel suo discorso di candidatura alla presidenza della Commissione alla Plenaria dell'Eurocamera sottolineando la necessità di una scelta per una "Europa forte". (La Gazzetta del Mezzogiorno)

Ne parlano anche altri giornali

L’importanza reale dell’Italia nella Ue dei prossimi cinque anni dipenderà molto da come il governo italiano e gli europarlamentari afferenti alla sua maggioranza si muoveranno nei prossimi giorni e mesi: da domani, con il voto sulla presidenza della Commissione, al complicato processo di formazione dell’intera Commissione. (Corriere della Sera)

Se il voto avrà esito positivo, resterà in carica per un secondo mandato di altri cinque anni. (Fanpage.it)

così? Pier Silvio Berlusconi critica la proposta leghista sul canone Rai: “Un pasticcio”. Intanto come si sta muovendo Meloni in vista del voto per la Commissione di domani? La premier oggi era in LIbia, dove ha spiegato: "I migranti illegali sono nemici di quelli legali, daremo quote più ampie di flussi a chi contrasta i trafficanti". (la Repubblica)

"Nominerò un Commissario per il Mediterraneo che si concentrerà su investimenti e partnership, stabilità economica, creazione di posti di lavoro, energia, sicurezza, migrazione e altre aree di interesse reciproco, nel rispetto dei nostri valori e principi. (L'HuffPost)

Buongiorno. (Corriere della Sera)

Sono giornate frenetiche perché Meloni vorrebbe vendere cara la pelle, consapevole delle critiche che subirà da Salvini nel caso votasse per la riconferma. Ma puntare solo per un posto al sole di Fitto, quale che sia il posto, come lo stesso Fitto ha proposto a Meloni mi pare essere un errore, segno di una visione miope. (Nicola Porro)