Il labirinto di Meloni: il voto per la presidenza della Commissione europea è in bilico

Giorgia Meloni, leader del gruppo dei conservatori europei, si trova in una situazione complessa. Oggi sapremo se riuscirà a trovare una via d'uscita. Ieri, le linee telefoniche tra Roma e Bruxelles erano intasate mentre si cercava una soluzione che permettesse a FdI di giustificare il voto a favore del ritorno di Ursula von der Leyen alla presidenza della Commissione europea. Tuttavia, non è ancora certo se sia stata trovata una soluzione.

Oggi si concluderà la questione che ha tenuto tutti con il fiato sospeso nelle ultime settimane: chi sarà il nuovo presidente della Commissione europea? Dopo settimane di trattative, alle 13 gli eurodeputati decideranno se dare un secondo mandato a Ursula von der Leyen. Questa è una questione puramente politica, in cui il gruppo dei conservatori europei, guidato da Giorgia Meloni, gioca un ruolo fondamentale. Tuttavia, Meloni non ha ancora deciso, o annunciato, una posizione ufficiale.

Ci sono almeno tre questioni importanti per la destra italiana nella decisione sul secondo mandato di Ursula von der Leyen. La prima riguarda la posizione dei Conservatori, di cui Giorgia Meloni ha mantenuto la presidenza. Si sa che voteranno in modo disomogeneo, ma la decisione della loro leader determinerà come saranno percepiti in futuro: come interlocutori da considerare, come avversari ambigui o altro.

Ieri sera, gli eurodeputati di FdI hanno ricevuto questa comunicazione: la linea "del presidente", cioè di Giorgia Meloni, sulla fiducia a Ursula von der Leyen arriverà solo stamattina, intorno alle 11. Questo significa che la decisione arriverà solo dopo che la presidente uscente della Commissione, in cerca di riconferma, avrà consegnato ed esposto il suo discorso programmatico nell'emiciclo di Strasburgo.

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