9 ottobre 1963, la tragedia del Vajont: oggi l’anniversario di una pagina buia di Storia

Ottobre 1963 ore 22.39: anche se sono trascorsi 61 anni da quella tragica data, la memoria di quei fatti, e soprattutto delle vittime, non potrà mai sbiadire ma è destinata a rimanere sempre viva e indelebile. Una diga che avrebbe dovuto simboleggiare il progresso delle valli bellunesi, al contrario, è divenuta suo malgrado il ricordo di una tragica serata. Proprio la sera del 9 ottobre 1963 una frana cadde dal Monte Toc, nelle acque della diga del Vajont (Qdpnews.it - notizie online dell'Alta Marca Trevigiana)

Ne parlano anche altre fonti

Oggi ricordiamo la tragedia del Vajont, un evento che ha segnato profondamente la storia italiana e che ha visto una protagonista eccezionale, Tina Merlin, una giornalista il cui impegno e coraggio non sono stati sufficienti a prevenire la catastrofe. (Positanonews)

Si tratta di una delle pagine più tristi della storia italiana del ventesimo secolo. 61 anni fa una frana di roccia di due chilometri quadrati di superficie, staccandosi dalle pendici del Monte Toc, subito dietro la diga tra Friuli Venezia-Giulia e Veneto, ha provocato una catastrofe davvero terribile. (La Gazzetta dello Sport)

'9 ottobre 1963 " 9 ottobre 2024: sono passati 61 dalla distruzione della vallata del Vajont: i borghi di Frasègn, Le Spesse, Il Cristo, Pineda, Ceva, Prada, Marzana, San Martino e la... (Virgilio)

Passate le 22 succede qualcosa 200 metri più su che mette in allarme il guardiano della diga: un pezzo del Monte Toc sta franando, ma nessuna comunicazione arriva a valle. È un tranquillo mercoledì autunnale a Longarone, piccolo centro della valle del Piave (nel bellunese), con tutti gli abitanti raccolti nelle case e nei bar davanti alla yv, per il match di Coppa dei Campioni tra il grande Real Madrid di Puskas e Di Stefano e gli scozzesi dei Glasgow Rangers: corre l’anno 1963 (altovicentinonline.it)

Il 9 ottobre 1963 una frana del Monte Toc finisce nella diga del Vajont, al confine tra Friuli Venezia Giulia e Veneto, provocando una gigantesca onda di fango che travolge i paesi a valle: Erto e Casso prima, poi Longarone, Codissago e Castellavazzo. (OGGI)

Roma, 9 ott. Rischi e pericoli che erano stati individuati e preallertati che, però, rimasero inascoltati. (Tiscali Notizie)