Manifestazione contro violenze su sanitari, 'abbiamo paura'

"Faccio turni nella continuità assistenziale e spesso la notte sono da sola in sedi periferiche. Abbiamo paura a lavorare in queste condizioni. Non le nascondo che anche io spesso sono stata vittima di minacce e aggressioni". Così Alessandra Manzi, una dottoressa foggiana presente alla manifestazione in corso nel capoluogo dauno contro le violenze sugli operatori sanitari. Giuseppe Cartagena, medico specializzando, spiega che nel corso del serivizio di guardia medica "veniamo minacciati e aggrediti dai pazienti; questo perché spesso chi viene da noi pretende prestazioni che noi non possiamo erogare. (Il Messaggero Veneto)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Manifestazione di protesta dei medici sulla scalinata dell'ospedale Cardarelli di Napoli dopo le ultime aggressioni ai sanitari in pronto soccorso. "Il governo si preoccupi di proteggere gli ospedali così come i monumenti, siamo obiettivo sensibile", dice il chirurgo del Cardarelli, Eugenio Gragnano. (La Stampa)

Uniti contro le aggressioni al personale sanitario». «Ora basta. (Corriere TV)

Per la morte di Natasha Pugliese venti persone, tra medici e infermieri degli ospedali Riuniti di Foggia, sono state indagate per omicidio colposo : la ragazza di 23 anni di Cerignola è deceduta il 4 settembre nel corso di un intervento chirurgico. (leggo.it)

Camici bianchi in strada a Foggia, De Santis: "La sanità pubblica una risorsa preziosa da tutelare"

“Non siamo più disposti a lavorare in ambienti poco sicuri e in condizioni psicologiche tali da non assicurare cure adeguate ai nostri pazienti. Il rispetto del nostro codice deontologico non verrà mai messo in discussione ma non siamo più disposti a porgere l’altra guancia”. (Quotidiano Sanità)

Leggi tutta la notizia Situazione ingestibile presso il centro penitenziario di Napoli Secondigliano, dove da circa quattro mesi sono state ubicate le detenute donne a seguito della chiusura momentanea della casa... (Virgilio)

“Quanto accaduto al Policlinico Riuniti e in altri presidi in altre parti d’Italia è la drammatica spia di un’emergenza per troppo tempo sottovalutata dalla politica, una politica che con continui e miopi tagli alla sanità pubblica ha prodotto una gravissima carenza di personale, in particolare in avamposti come il Pronto soccorso, e altrettanto gravissime disaffezione del personale medico ed esasperazione dei cittadini”. (l'Immediato)