Payback sanitario, rischio default: "Se resta finiamo tutte in rosso"

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Di Alberto Greco MIRANDOLA (Modena) "Il payback sui dispositivi medici presenta di per sé diverse criticità, ma non risulta irragionevole in riferimento all’art. 2018". Questo sta scritto nella sentenza della Corte Costituzionale che si è pronunciata in merito al rinvio chiesto dal Tar del Lazio. La conseguenza di questa decisione, però, significa un pesante fardello per il settore biomedicale italiano, poiché il giudizio di "non illegittimità" della norma che chiama le aziende fornitrici di materiali e strumentazioni biomedicali, essenziali per il funzionamento degli ospedali e, in generale, della sanità, a concorrere per il 50% (poi ridotto al 48%) al ripiano del deficit accumulato nei bilanci sanitari delle Regioni per il periodo successivo al 2015 costituisce una concreta minaccia al futuro di un comparto strategico. (il Resto del Carlino)

Se ne è parlato anche su altre testate

"A dispetto delle parole di soddisfazione di qualche governatore regionale di sinistra, ci tengo a rassicurare le tante aziende del biomedicale modenese che mi farò promotore di iniziative concrete affinché questo Governo possa agire e perché nessuno sia lasciato nell’impossibilità di lavorare, produrre pagare gli stipendi ai propri lavoratori e garantire forniture di qualità ai nostri ospedali”. (Quotidiano Sanità)

La Consulta, chiamata in causa lo scorso anno dal Tar del Lazio dopo diversi ricorsi, in due sentenze appena depositate riconosce che il payback “presenta di per sé diverse criticità“ ma sancisce che “non risulta irragionevole in riferimento all’art. (Il Fatto Quotidiano)

Il Governo deve prendere atto della sentenza della Corte Costituzionale sul payback farmaceutico e autorizzare le Regioni a "escutere con decreto ingiuntivo" le risorse attese dagli imprenditori dei dispositivi medici. (il Dolomiti)

Payback sanità, la Corte costituzionale dà ragione alla Toscana. Che ora spera, ma le aziende si ribellano

E una vittoria per la Regione, nonostante non sia un provvedimento immediatamente esecutivo. Bisognerà ancora aspettare il Tar della Toscana, chiamato a pronunciarsi sulla legittimità del payback per i dispositivi medici, per sapere se alle aziende del comparto toccherà pagare alla Regione centinaia di milioni di euro per aver sforato i tetti di spesa negli anni scorsi. (LA NAZIONE)

«Le due sentenze della Corte costituzionale che rigettano l’incostituzionalità del meccanismo del payback sui dispositivi medici decretano l’apertura di una crisi che sino ad oggi è stato soltanto rimandata senza alcuna proposta di risoluzione». (Sanità24)

La Corte costituzionale dà una speranza alla Toscana: il payback, il rimborso che le aziende dei dispositivi medici per legge devono alle Regioni che hanno superato determinati tetti di spesa, è legittimo e non viola il dettato costituzionale. (Corriere Fiorentino)