Anniversario Belice, Mattarella “Solidarietà Paese rimane indelebile”

Articolo Precedente

next
Articolo Successivo

next
SardiniaPost INTERNO

ROMA (ITALPRESS) – “Nella notte tra il 14 e il 15 gennaio di cinquantacinque anni or sono, un terremoto devastante sconvolse la Valle del Belice, recando morte ai suoi abitanti, distruggendo abitazioni e paesi, infliggendo il dolore più straziante. Alle vite spezzate, alle famiglie che vinsero la paura e la disperazione, ai loro discendenti che hanno aperto nuove strade, va il primo pensiero”. Lo dice il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in un messaggio diffuso in occasione del 55° anniversario del terremoto della Valle del Belice. (SardiniaPost)

Su altri media

L’opinionista ed ex calciatore ha analizzato la prestazione dei nerazzurri e accennato al prossimo impegno dagli studi di Sky Sport. Il Verona ha fatto un match uomo contro uomo senza però mai riuscire a tirare in porta e creare pericolosità. (Inter-News)

I danni più gravi riguardarono Gibellina, Menfi, Montevago, Partanna, Poggioreale, Salaparuta, Salemi, Santa Ninfa e Santa Margherita Belice. (Giornale di Sicilia)

Oggi il Belìce ha bisogno di un sostegno statale energico». Lo dice il deputato regionale Nicola Catania, sindaco di Partanna e coordinatore dei sindaci del Belice da 15 anni. (CastelvetranoSelinunte.it)

Lo sciame sismico ebbe inizio nel pomeriggio del 14 gennaio, alle 13:28 provocando i primi gravi danni a Montevago, Gibellina, Salaparuta e Poggioreale. (Sky Tg24 )

Hanno preso il via ieri pomeriggio a Montevago (in provincia di Agrigento) le celebrazioni in ricordo del terremoto che nella notte tra il 14 e il 15 gennaio di 55 anni fa devastò la Valle del Belìce. Una ventina i centri che vennero coinvolti fra le province di Agrigento, Trapani e Palermo. (MeridioNews - Edizione Sicilia)

I Comuni di Gibellina, Menfi, Montevago, Partanna, Poggioreale, Salaparuta, Salemi, Menfi Santa Ninfa e Santa Margherita Belice furono stravolti e si registrarono pure trecento morti, cinquecento feriti e decine di migliaia gli sfollati. (La Sicilia)