Le omissioni di Putin nel discorso ai russi e l’ottimismo di Zelensky: «Il nostro anno»
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«Buon anno, cari amici, sono sicuro che andrà tutto bene». All’insegna della fiducia e della stabilità il discorso di fine anno di Vladimir Putin, senza enfasi e grancasse anche se marca un quarto di secolo di dominio personale sulla Russia. I venticinque anni dal giorno dello sbalorditivo intervento di Boris Eltsin che la notte del 31 dicembre 1999 consegnò le chiavi del Cremlino all’allora quasi sconosciuto premier, Putin. (ilmessaggero.it)
Su altri giornali
Il presidente russo ha elogiato i risultati ottenuti sotto il suo governo nel giorno che coincide con i 25 anni dal suo arrivo al potere dopo Eltsin ascolta articolo (Sky Tg24 )
Il presidente russo Vladimir Putin ha elogiato i risultati ottenuti sotto il suo governo in un discorso di Capodanno che segna 25 anni dal suo arrivo al potere. Vladimir Putin (Tuscia Web)
Il bilancio di questi 25 anni di potere, dice al Corriere del Ticino Andrea Romano, associato di Storia della Russia all’Università di Roma Tor Vergata e studioso dello stalinismo e del nazionalismo russo, argomento su cui uscirà presto per i tipi del Mulino un nuovo studio dopo quello pubblicato con Bruno Mondadori alcuni anni fa, deve tenere conto «di un prima e di un dopo. (Corriere del Ticino)
L’incidente è avvenuto in una zona impervia sulla strada da Lima e Pomabamba. Secondo le autorità locali, ci sarebbero anche 25 feriti e 17 dispersi. (Frosinone News)
Da un decennio presidente della Russia, Boris Eltsin annuncia le dimissioni con tre mesi di anticipo sulla fine del suo secondo mandato, nomina quale successore a interim Vladimir Putin, fino a tre anni prima uno sconosciuto membro del suo staff, e nel messaggio televisivo di Capodanno chiede scusa al Paese per i travagli dell’era democratica post-comunista, caratt… (la Repubblica)
Che bilancio si può trarre per la Russia a distanza di 25 anni dall’arrivo al potere di Vladimir Putin? Ha provato a rispondere a questo interrogativo lo stesso leader russo, il quale durante la conferenza stampa fiume di fine anno ha dichiarato che nel quarto di secolo trascorso al Cremlino non solo si è “ preso cura ” della Federazione ma l’ha anche allontanata “ dall’orlo del precipizio ” rendendola " una nazione indipendente e sovrana che è capace di prendere decisioni nei suoi interessi ”. (il Giornale)