"Non può sopravvivere a un altro anno così". La profezia che fa tremare Putin
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Che bilancio si può trarre per la Russia a distanza di 25 anni dall’arrivo al potere di Vladimir Putin? Ha provato a rispondere a questo interrogativo lo stesso leader russo, il quale durante la conferenza stampa fiume di fine anno ha dichiarato che nel quarto di secolo trascorso al Cremlino non solo si è “ preso cura ” della Federazione ma l’ha anche allontanata “ dall’orlo del precipizio ” rendendola " una nazione indipendente e sovrana che è capace di prendere decisioni nei suoi interessi ”. (il Giornale)
Su altri giornali
Guardavano al millennium bug, alla paura che i computer potessero leggere il 2000 come anno zero, cancellando tutti i dati raccolti fino alla mezzanotte dell’anno ancora in corso. «Chi?», se lo chiesero in molti. (Corriere della Sera)
Durante il suo discorso di fine anno, il presidente della Russia ha lanciato un messaggio chiaro ai suoi cittadini: "Cari amici, tra poco inizierà il 2025, concludendo il primo quarto del XXI secolo", ha iniziato Putin, che nei tre minuti di discorso non ha mai citato l'Ucraina, "in questo Capodanno, i pensieri e le speranze di parenti e amici, milioni di persone in tutta la Russia sono insieme ai nostri combattenti e comandanti". (Adnkronos)
LONDRA – È il 31 dicembre 1999. (la Repubblica)
"Abbiamo ancora molto da decidere, ma possiamo essere giustamente orgogliosi di ciò che è già stato fatto". Lo ha rivendicato nel discorso di fine anno - che segna anche il suo quarto di secolo al potere - il presidente russo Vladimir Putin, che poi, parlando del futuro, assicura: "Siamo sicuri che andrà tutto bene, andremo solo avanti". (Sky Tg24 )
Mosca – “Orgoglioso di quanto abbiamo fatto fin qui, ma abbiamo ancora tanto da decidere”. Il discorso di Capodanno del Cremlino, Vladimir Putin, al governo russo da 25 anni. : (Tuscia Web)
Il bilancio di questi 25 anni di potere, dice al Corriere del Ticino Andrea Romano, associato di Storia della Russia all’Università di Roma Tor Vergata e studioso dello stalinismo e del nazionalismo russo, argomento su cui uscirà presto per i tipi del Mulino un nuovo studio dopo quello pubblicato con Bruno Mondadori alcuni anni fa, deve tenere conto «di un prima e di un dopo. (Corriere del Ticino)