Affitti brevi, l’Italia è ancora indietro: solo il 52% degli immobili è dotato di Cin

L’Italia degli affitti brevi si trova a fare i conti con cambiamenti nei flussi turistici e con un crescente impatto della crisi abitativa. Gli studenti universitari incontrano sempre maggiori difficoltà nel reperire un alloggio, mentre molti appartamenti destinati a questo mercato evidenziano carenze sul fronte della sicurezza. L’Osservatorio Federconsumatori, in collaborazione con la Fondazione ISSCON e con il supporto del Sunia, ha condotto un’indagine per valutare il livello di conformità normativa degli affitti turistici in Italia. (Finanza.com)

Se ne è parlato anche su altre testate

I dati sono stati registrati da Fondazione ISSCON e dall’Osservatorio Nazionale Federconsumatori, che conferiscono al capoluogo piemontese un record negativo. Proprio Torino, in cui il turismo è esploso negli ultimi anni. (Corriere della Sera)

Bergamo. "Non c'è un divieto assoluto di utilizzo delle key boxes o delle procedure di identificazione da remoto, ma un richiamo all'obbligo di verifica di persona e puntuale su chi effettivamente ci sia all'interno delle abitazioni messe in affitto". (BergamoNews.it)

PUBBLICITÀ La polizia locale aveva rimosso alcune cassette portachiavi nel quartiere di Trastevere dopo il provvedimento del ministero dell'Interno sul check-in in presenza. Il sostituto procuratore di Roma ha però fermato il sequestro perché la norma è stata male interpretata (Euronews Italiano)

Affitti brevi, a Napoli solo 32% delle strutture ha richiesto il Cin. Federconsumatori: sospendere le attività irregolari

Intanto, è attivo anche il rilascio automatico del CIN, per le strutture che hanno segnalato nei giorni scorsi “struttura non trovata” e per le quali sono già trascorsi 30 giorni dalla richiesta. Questo caso si riferisce all’eventualità in cui il soggetto richiedente non coincide con il soggetto in anagrafe regionale, motivo per cui le Regioni invitano a collegarsi prima sui loro applicativi e censirsi e poi collegarsi al MiTur per il CIN. (Travelnostop.com)

I dati emergono da un’indagine di Fondazione Isscon e dell’Osservatorio Federconsumatori, con il contributo del Sunia, per misurare il livello di legalità degli affitti turistici in Italia. – Solo il 52% degli immobili in affitto turistico si è dotato del cosiddetto Cin, ossia il Codice identificativo nazionale, e appena il 5,6% è pienamente in regola. (LA NAZIONE)

Lo rileva un'indagine di Fondazione Isscon e dell'Osservatorio Nazionale Federconsumatori, con il contributo del Sunia, per misurare il livello di legalità degli affitti turistici nel Paese, esaminando, nella prima metà di novembre, quale fosse lo stato dell'arte sul fronte dell'adozione del Codice Identificativo Nazionale (Cin) e delle dotazioni di sicurezza degli immobili. (Corriere della Sera)