Salvini festeggia: «Difendere l’Italia non è reato». L'abbraccio con la compagna Francesca Verdini, che si commuove
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«E ora avanti, ancora più forti di prima». Dire che l’assoluzione lo ha rimesso su di giri è riduttivo: «Adesso non ce n’è per nessuno», si danno di gomito tra loro i leghisti fuori dall’aula bunker del Pagliarelli di Palermo. Ha vinto la battaglia, Matteo Salvini. Ma la “guerra” è quella che il leader del Carroccio vuol tornare a combattere da subito, ora che una sentenza ha stabilito che – come ripete con la grancassa la macchina del consenso di via Bellerio – «difendere i confini non è reato». (ilmessaggero.it)
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Processo Open Arms, l'avvocata Bongiorno sull'assoluzione di Salvini: "Non è una sentenza contro i migranti" (La Stampa)
La Lega festeggia, con i militanti che accorrono in via Bellerio a Milano. Ma a vincere non sono solo la Lega e l’assolto con formula piena Salvini: è l’intera destra italiana, europea e non solo. Le prime voci a festeggiare sono state quelle di Giorgia Meloni e di Victor Orbán, arrivate alle agenzie quasi in contemporanea e la coincidenza è eloquente. (il manifesto)
Finisce con un nulla di fatto, per l’accusa, il processo a carico del vicepremier e numero uno del Carroccio, per il quale i pm avevano chiesto sei anni di carcere. Lui, Matteo Salvini, stringe in un abbraccio Giulia Bongiorno, la sua avvocata; qualche fila più indietro Francesca Verdini, compagna del leader leghista, si mette a piangere. (ilmessaggero.it)
La luna è tutta la crudele sofferenza inflitta a una moltitudine di esseri umani e lavoratori in nome della difesa dei confini dai clandestini Come se le persone migranti rappresentassero una minaccia militare o economica e di per sé fossero qualcosa di diverso da noi. (Sky Tg24 )
Openn Arms, Salvini: Grazie, grazie, grazie, mai mollare 20 dicembre 2024 “Se un uomo non prende rischio per sue idee o non valgono sue idee o non vale lui”, il commento pubblicato su Instagram del leader della Lega Matteo Salvini dopo l’assoluzione nel processo Open Arms. (Il Sole 24 ORE)
Quella che fa tirare un respiro di sollievo all’imputato, applaudire i suoi amici, … Quella che recita “perché il fatto non sussiste”. (L'HuffPost)