Naufragio Crotone: una quindicina di migranti presenta domanda asilo

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LaPresse INTERNO

Milano, 2 mar.

(LaPresse) – Sono una quindicina, al momento, i sopravvissuti del naufragio di Cutro, nel Crotonese, che hanno presentato domanda di protezione internazionale in Italia dal giorno della tragedia che ha fatto 67 vittime accertate.

Lo apprende LaPresse

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La notizia riportata su altre testate

“Lupo la sera prima del decesso si era recato presso la infermeria del carcere per segnalare la presenza di eritemi in alcune parti del corpo – sostengono i legali -. La mattina, il compagno di detenzione Domenico Caviglia si rendeva conto del decesso di Lupo e chiamava il personale di custodia. (Monrealelive.it)

Sono strazianti le immagini e le scene del naufragio di migranti avvenuto nel Crotonese, ma proprio su questa vicenda e su una disgrazia che poteva essere evitata, si è espresso il Codacons presentando un esposto alla Procura della Repubblica di Crotone, chiedendo di “indagare sui presunti ritardi nei soccorsi e di accertare le responsabilità delle autorità che avevano l’obbligo giuridico di intervenire in mare”. (Zoom24.it)

La famiglia denuncia troppi punti non chiari dietro alla morte del giovane “Non ci fermeremo, finché venga fata giustizia e individuati i responsabili”. Oggi i genitori Domenico e Rita e le sorelle Teresa e Maria sorelle […] (Monrealelive.it)

Crotone, 2 mar. La Procura di Crotone vuole vederci chiaro sulla catena della macchina dei soccorsi nella notte tra il sabato e la domenica mattina quando l’imbarcazione con a bordo almeno 180 migranti è naufragata e per questo motivo, come apprende l’Adnkronos, ha aperto un fascicolo, al momento contro ignoti. (La Sicilia)

La Procura della Repubblica di Crotone ha chiesto alla Guardia costiera e alla Guardia di finanza gli atti relativi alla loro attività nelle ore antecedenti il naufragio del barcone di migranti. Lo si è appreso in ambienti vicino alle indagini. (Gazzetta di Parma)

La Procura della Repubblica di Crotone ha chiesto alla Guardia costiera e alla Guardia di finanza gli atti relativi alla loro attività nelle ore antecedenti il naufragio del barcone di migranti. Lo si è appreso in ambienti vicino alle indagini. (Il Dispaccio)