Alemanno e gli spostamenti sospetti
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Gianni Alemanno, ex sindaco di Roma, attualmente detenuto a Rebibbia per presunte violazioni delle prescrizioni imposte dai servizi sociali, è al centro di un'indagine che coinvolge anche una controversa trasferta a Cosenza. Gli inquirenti sospettano che Alemanno abbia utilizzato documenti falsi per giustificare spostamenti non autorizzati, incluse presunte consulenze professionali inesistenti. Alemanno, secondo le accuse, avrebbe pagato le spese per la sua nuova attività politica – quella di segretario nazionale di "Indipendenza!" – anche grazie ai soldi derivanti da presunte finte consulenze prestate alle società di tre imprenditori, tra cui la Rdc srl di Riccardo Romani.
L'inchiesta per reati fiscali e riciclaggio, condotta dalla procura di Roma, ha portato alla luce che Alemanno avrebbe finanziato il suo partito con i proventi delle false consulenze. Gli investigatori hanno esaminato quelle che i militari del nucleo di polizia valutaria definiscono "prestazioni oggettivamente e soggettivamente inesistenti" per quasi 50mila euro. Questi fondi avrebbero consentito ad Alemanno, almeno in 26 occasioni in meno di un anno, di violare le prescrizioni del giudice.
Il caso ha suscitato reazioni contrastanti, con Marco Rizzo, tra i fondatori di Rifondazione Comunista, che ha difeso pubblicamente Alemanno su X, sostenendo che l'ex sindaco sia stato vittima di un accanimento per le sue posizioni contrarie alla guerra. Alemanno, trasferito nel carcere di Rebibbia la sera dell'ultimo dell'anno, si trova ora a dover affrontare accuse gravi che potrebbero avere ripercussioni significative sulla sua carriera politica e personale.