Il braccio destro di Musk bacchetta Fratelli d’Italia: “Intesa col Pd. Evitate di chiamarci per conferenze o altro”

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QUOTIDIANO NAZIONALE INTERNO

– Nella competizione interna al centrodestra, il segretario della Lega Matteo Salvini prova a scavalcare Giorgia Meloni e Antonio Tajani per accreditarsi come l’interlocutore principale al governo per l’amministrazione Trump. Eccolo in posa, su tutti i social, accanto a Paolo Zampolli, l’inviato speciale di Donald Trump per l’Italia. Nessun appuntamento con Meloni né con Tajani. “Il mandato che ho è di irrobustire le relazioni con l’Italia”, spiegava in un’intervista alla vigilia del viaggio. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Se ne è parlato anche su altre testate

Prima gli attacchi a Fratelli d’Italia sul Ddl Spazio e contro Matteo Piantedosi, ora al Corriere della Sera. L’uomo di Elon Musk in Italia, Andrea Stroppa, ne ha per tutti. Oggi, venerdì 28 febbraio, ha pubblicato sui social un messaggio inviato a un (non precisato) giornalista del quotidiano di via Solferino. (Open)

L'approvazione degli emendamenti dell'opposizione sulla legge spazio da parte della maggioranza ha fatto infuriare il referente di Musk in Italia, Andrea Stroppa, che si è scagliato a sorpresa contro il partito di Giorgia Meloni (Start Magazine)

Questo è il numero di venerdì 28 febbraio 2025 della newsletter Hanno tutti ragione, firmata da Stefano Cappellini. Per attivare l'iscrizione clicca qui (la Repubblica)

Da Torpignattara a Marte l'ascesa di Stroppa: "Musk non è fascista, è emotivo" | Hanno tutti ragione

“Stroppa chi?” La minaccia di Andrea Stroppa non è di quelle che fanno tremare i polsi a Fratelli d’Italia. (L'HuffPost)

È successo che si sta discutendo di un disegno di legge sull’economia dello spazio, il cosiddetto Ddl Spazio, e ieri sono stati approvati degli emendamenti, uno di Azione e altri dell’opposizione, che vengono manifestamente definiti emendamenti anti-Musk. (Nicola Porro)

La modifica, firmata Pd e sostenuta (in modo apparentemente anomalo) da Fratelli d’Italia, introduce due condizioni fondamentali per le aziende che vorranno partecipare alla gara per la creazione della riserva di capacità trasmissiva nazionale: benefici industriali per l’Italia: chi entrerà nella partita dovrà garantire investimenti concreti e ricadute economiche per l’industria nazionale, evitando che un colosso straniero si limiti a incassare senza lasciare nulla al sistema produttivo del Paese. (MOW)