Mosca e il giornalismo che parla della guerra in Ucraina: i cronisti russi a processo e in carcere per il loro lavoro sul conflitto

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Il Fatto Quotidiano INTERNO

Mosca, appena un giorno fa, ha fatto intendere il suo senso per l’informazione, spiccando mandati di arresto per Paton Walch, corrispondente della Cnn, i giornalisti della Rai, Stefania Battistini e Simone Traini; Nicholas Simon Connolly, della testata Deutsche Welle; e le giornaliste ucraine Nataliia Nahorna, Diana Butsko e Olesia Borovyk. Il gruppo è accusato di essere entrato in Russia senza permesso a seguito del raid ucraino nella regione di Kursk (Il Fatto Quotidiano)

Ne parlano anche altre fonti

Mandato di arresto russo per 2 giornalisti della RAI. Il mio videomessaggio Clicca qui per vedere il video completo sul canale YouTube di Tommy_N. (Liberoquotidiano.it)

Arriva la risposta piccata da parte dell’ambasciatore Alexey Paramonov dopo la convocazione da parte del Ministro degli Esteri Antonio Tajani in merito alla questione che investe la giornalista Rai Stefania Battistini, ufficialmente inclusa fra i soggetti ricercati in Russia (Virgilio Notizie)

Da un lato giornalisti che hanno fatto (bene) il loro lavoro, dall'altra un paese che ha scatenato una guerra e deciso di non dare più loro spazio di manovra. (Io Donna)

La censura russa non può fermare il nostro lavoro

È atteso per oggi al ministero l'ambasciatore di Mosca Alexei Paramonov, convocato dopo che i due giornalisti Rai Battistini e Traini sono stati iscritti al database russo dei ricercati con l'accusa di essere entrati illegalmente nel territorio del Cremlino insieme alle truppe ucraine. (Fanpage.it)

Dopo il reportage dal Kursk, Mosca alza il tiro contro la giornalista e l’operatore Rai inserendoli nella lista dei ricercati. Tajani convoca l’ambasciatore. La Russia ha dichiarato persone ricercate l’inviata della Rai Stefania Battistini e l’operatore Simone Traini, accusati di essere entrati illegalmente sul territorio nazionale al seguito delle truppe d’invasione ucraine nella regione di Kursk. (Primaonline)

Oggi il regime di Mosca mette in dubbio questo principio fondamentale, che è alla base del nostro mestiere. Da quando esistono le guerre esistono anche territori occupati e battaglie per liberarli. (Corriere della Sera)