Nomine Commissione Ue: fumata nera tra Von der Leyen e i gruppi della maggioranza
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Nulla di fatto dopo l'incontro con i leader di Ppe, Socialisti e Renew L'incontro tra la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen e i capigruppo di Ppe, Socialisti e Renew sulle nomine è terminato in un nulla di fatto. "Non c'è stato accordo", hanno spiegato fonti parlamentari. Ma, hanno aggiunto fonti socialiste, "tutti i canali di comunicazione restano aperti". Già ieri era slittato il voto sui 6 vicepresidenti esecutivi della Commissione europea: Stéphane Séjourné (Industria), Teresa Ribera (Green Deal e competitività), Henna Virkkunen (Sovranità tecnologica), Kaja Kallas (Alta rappresentante per la politica estera), Roxana Mînzatu (Persone) e l'italiano Raffaele Fitto (Coesione e Riforme). (TGLA7)
Su altri giornali
Uno stop che se non è definitivo poco ci manca. Le altre caselle a rischio sono quelle di Ribera e Vàrhely. (Il Giornale d'Italia)
In sostanza, i Socialisti e Democratici non vogliono che a Raffaele Fitto, ministro degli Affari Europei del governo Meloni, malgrado sia generalmente considerato adatto a fare il commissario alla Coesione, venga assegnata una vicepresidenza esecutiva, perché i Conservatori, il gruppo di Fratelli d’Italia, non fanno parte della maggioranza che ha eletto Ursula von der Leyen in luglio. (La Gazzetta del Mezzogiorno)
L'incontro tra Ursula von der Leyen e i capigruppo di Ppe, Socialisti e Renew sulle nomine Ue è terminato in un nulla di fatto. "Non c'è stato accordo", hanno spiegato fonti parlamentari. "Tutti i canali di comunicazione restano aperti", hanno aggiunto fonti socialiste. (la Repubblica)
“Si voti per cinque vicepresidenti esecutivi e non sei, escludendo Raffaele Fitto, rappresentante di Ecr che non fa parte della maggioranza Ursula”. Ursula von der Leyen deve “riequilibrare la sua commissione, togliendo a Ecr e dando ai sociali… (L'HuffPost)
Al centro dello scontro c'è l'italiano Raffaele Fitto, reo di appartenere ai Conservatori, il gruppo di Fratelli d'Italia che non fa parte della maggioranza. Riflettori accesi sui sei vicepresidenti esecutivi in pectore e sui veti incrociati all'interno della maggioranza che ha eletto l'ex ministro della Difesa di Berlino, ossia S&d, Renew e Ppe. (il Giornale)
Nello specifico, i tre rappresentanti delle tre forze di maggioranza, popolari, socialisti e liberali, hanno posto il veto all'assegnazione del ruolo di vicepresidente a Raffaele Fitto e i portafogli al commissario ungherese Oliver Varhelyi. (il Giornale)