Arriva la Carta europea per la filiera dell'idrogeno

Una carta di cooperazione a livello europeo per promuovere l'uso dell'idrogeno e delle tecnologie connesse firmata da 24 associazioni. Nel documento, spiega H2IT ,l'associazione italiana Idrogeno, che è tra i firmatari. le associazioni nazionali europee del settore si impegnano a lavorare insieme per sprigionare il potenziale dell'idrogeno, fondamentale nel percorso verso la neutralità carbonica. Le associazioni firmatarie si impegnano a guidare e sostenere l'attuazione dell'agenda del Green Deal europeo, volta al raggiungimento della neutralità carbonica entro il 2050, promuovendo l'adozione delle tecnologie legate all'idrogeno. (L'Eco di Bergamo)

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Sprigionare il potenziale dell'idrogeno, fondamentale nel percorso verso la neutralità carbonica. Con questo obiettivo comune 24 associazioni idrogeno europee lo scorso 14 maggio in occasione del World Hydrogen Forum, organizzato da Hydrogen Europe hanno firmato la Cooperation Charter sull'idrogeno. (Finanza Repubblica)

Le aziende europee che realizzano elettrolizzatori – cioè quei macchinari che consentono di ottenere l’idrogeno dall’energia elettrica attraverso un processo chiamato elettrolisi, alimentabile da fonti pulite – hanno chiesto aiuto all’Unione europea per poter competere con i produttori cinesi e i loro bassi prezzi di vendita. (Start Magazine)

Circa 7,5 milioni di tonnellate di idrogeno sostenibile per i settori industriali e per i trasporti pesanti, difficilmente elettrificabili, cui se ne aggiungerebbero altri 7,7 se si volesse anche soddisfare il fabbisogno civile di riscaldamento: a tanto ammonterebbe, secondo una stima realizzata dall’E&S della School of Management del Politecnico di Milano, il fabbisogno annuale in Italia, considerando i settori principali di possibile adozione e convertendo l’attuale utilizzo di altre fonti, come ad esempio il metano. (LA STAMPA Finanza)

Idrogeno pulito: in Italia il fabbisogno è di 7,5 milioni di tonnellate all’anno

Circa 7,5 milioni di tonnellate di idrogeno sostenibile per i settori industriali e per i trasporti pesanti, difficilmente elettrificabili, più altri 7,7 se si volesse anche soddisfare il fabbisogno civile di riscaldamento. (la Repubblica)

L'idrogeno può giocare un ruolo molto importante nella transizione energetica, soprattutto per i settori industriali che lavorano con altissime temperature e farebbero fatica a passare dai combustibili fossili all'elettricità, che in Lombardia sono molto presenti. (TGR Lombardia)

L’idrogeno “sostenibile” – definizione ampia che include sia l’H2 prodotto con fonti rinnovabili sia quello da fonti fossili con sistemi di cattura della CO2 – è una componente “cruciale” nella transizione energetica, offrendo “straordinarie potenzialità” per decarbonizzare industria e trasporti, anche in Italia dove però gli obiettivi del Pniec sono molto inferiori a queste potenzialità. (Qualenergia.it)