Torino, corteo degli anarchici per Cospito. Una coppia: «Hanno distrutto la nostra auto, abbiamo filmato dal balcone»

Corriere della Sera INTERNO

Sabato sera (4 marzo), quando il corteo degli anarchici è entrato in piazza Savoia, l'esplosione di una bomba carta ha richiamato alla finestra Paolo e sua moglie Gaelle. «Ci siamo affacciati e abbiamo visto una persona staccarsi dal gruppo e dirigersi verso la mia auto - racconta Paolo -. Ha cominciato a prenderla a bastonate, ha distrutto il parabrezza, poi ha fatto un giro ed è tornato indietro per bucare due ruote. (Corriere della Sera)

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Minuti, 38 secondi di lettura Il Ministro: plauso alle Forze di polizia per la capacità dimostrata nell'aver saputo gestire con equilibrio e professionalità i momenti di tensione (Ministero dell'Interno)

Minuti, 38 secondi di lettura «Ringrazio tutto il personale delle Forze di polizia impegnato ieri a Torino per una manifestazione dei movimenti anarchici ed esprimo la mia vicinanza e solidarietà agli agenti rimasti feriti negli scontri», ha dichiarato il ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi, che, nel condannare fermamente ancora una volta chi aggredisce le nostre forze dell’ordine e compie danneggiamenti, ha sottolineato «la grande capacità degli operatori di polizia, che hanno saputo gestire con equilibrio e professionalità i momenti di tensione». (Ministero dell'Interno)

"Siamo molto preoccupati della deriva che sta prendendo questa questione che dimostra una saldatura pericolosa della galassia anarco-insurrezionalista". Così il sindaco di Torino, Stefano Lo Russo, commentando la manifestazione anarchica di sabato durante la visita ai commercianti che hanno avuto i negozi vandalizzati dai manifestanti. (Adnkronos)

Ma se Alfredo muore questi vigliacchi e assassini devono pentirsi di quello che stanno facendo: dobbiamo fargliela pagare». Il vento agita infatti una nera bandiera anarchica, e non fascista, brandita da mesi per supportare la causa di Alfredo Cospito. (ilGiornale.it)

Il sindaco Stefano Lo Russo non trattiene la rabbia, per quella che considera una «ferita ma soprattutto una vergogna». «Un gruppo di teppisti ha deciso in maniera premeditata e deliberata di devastare una parte di città». (Corriere della Sera)

L'attacco alla città era preparato da mesi dagli anarchici in lotta contro il «tandem assassino» - e cioè Digos e procura torinesi, tra le più odiate d'Italia dai gruppi estremisti. Torino non è stata scelta in modo casuale. (ilGiornale.it)