Manovra, salario minimo e Tfr tornano in ballo: riammessi gli emendamenti. Cosa cambia per le tasche degli italiani
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Balzano le entrate fiscali e contributive nei primi nove mesi dell'anno e si allenta la pressione sul governo in vista della sessione di bilancio che sta per entrare nel vivo alla Camera. Dopo le inammissibilità degli emendamenti si passa ai ripescaggi e rientrano in pista due temi caldi: uno di maggioranza, cioè la riapertura del semestre di silenzio-assenso per conferire il Tfr e uno delle opposizioni, ovvero il salario minimo. (leggo.it)
Se ne è parlato anche su altre testate
E ieri è tornata al lavoro la commissione Bilancio di Montecitorio, chiamata a giudicare sui ricorsi presentati dai deputati, che si sono visti dichiarare inammissibili i loro emendamenti. Bocciati il giorno precedente, rientrano dalla finestra le proposte della maggioranza per introdurre il silenzio assenso per il conferimento del Tfr e quelle dell'opposizione per lanciare il salario minimo. (ilmessaggero.it)
In mancanza di un’esplicita pronuncia, da quel momento in poi, i contributi previdenziali verranno automaticamente dirottati verso i fondi pensione. Dentro, fuori, di nuovo dentro. (Il Fatto Quotidiano)
La maggioranza torna alla carica per aprire una nuova finestra di sei mesi del meccanismo del silenzio-assenso. Inizialmente cassati due emendamenti alla manovra presentati da Fratelli d'Italia e Lega per riaprire il semestre ent… (L'HuffPost)
Proposta dal ministro del lavoro, Marina Calderone, per cercare di dare una scossa al mondo della previdenza integrativa, la misura prima non è stata inclusa nel testo della legge di Bilancio approvata dal Consiglio dei ministri martedì 22 ottobre. (Corriere della Sera)
È stato riammesso dalla commissione Bilancio della Camera l'emendamento alla manovra presentato dalle opposizioni, a prima firma Conte, che prevede l'introduzione di un salario minimo per legge a 9 euro lordi a ora, dichiarato ieri pomeriggio inammissibile. (Fanpage.it)
Il Tfr lasciato in azienda o conferito nei fondi pensione. Ma è chiaro il valore segnaletico della scelta: la maggioranza ritiene utile configurare un semestre di silenzio-assenso per destinare il trattamento di fine rapporto dei lavoratori alla pensione complementare in modo da spingere questo tipo di previdenza. (Corriere della Sera)